Come fa una Ducati Hypermotard 796 a diventare una naked per le corse endurance? Chiedetelo a Chi-hyun Kim, fondatore di Crazy Garage, officina specializzata nella modifica di moto sportive e da corsa in Corea del Sud. Sono loro ad essersi occupati di regalare nuova vita a questa motardona, passata dai tornanti di montagna ai curvoni delle piste. Scopriamo tutte le modifiche in questa personalizzazione della Ducati Hypermotard 796.
DUCATI HYPERMOTARD 796: COME DIVENTA UNA NAKED (LE MODIFICHE)
Alla base del progetto intorno a questa Hypermotard c'era la volontà di realizzare una leggera naked da corsa con un bicilindrico raffreddata ad aria. In prima analisi Kim aveva optato per una Monster, ma poi ha virato sulla Hypermotard 796 del 2011 (noi, invece, abbiamo provato la Hypermotard 698). La geometria della moto – non si fatica a crederlo visto il cambiamento – è stata completamente rivista: sono arrivate sospensioni Ohlins, un telaietto ausiliario ad hoc e un nuovo link per il monoammortizzatore. L'impianto frenante è stato aggiornato con pinze Brembo e dischi Sunstar, lo scarico 2-1-2 è stato realizzato in casa e insieme alla modifica dell'airbox è arrivata anche un modulo Rapid Bike Easy. Il serbatoio, infine, è di una Ducati 1098.
DUCATI HYPERMOTARD 796: LA TRASFORMAZIONE IN NAKED E IL NUOVO DESIGN
L'Hypermotard 796 non ha più nulla della sua vecchia silhouette e ora ha davvero le sembianze di una naked, ma con lo stile delle superbike AMA degli anni 80. Sotto il piccolo plexi dark c'è il radiatore dell'olio, mentre la pancia della carenatura in carbonio – che funge da vasca di recupero dei liquidi in caso di rotture – fa il pari col codino squadrato. Questa Ducati, insomma, è un tripudio della meccanica col telaio a traliccio in acciaio, il motore bicilindrico a L di 90° e il doppio scarico a vista.
DUCATI HYPERMOTARD 796 NAKED: COME VA?
La speciale Hypermotard trasformata in naked fa la sua bella figura sui cavalletti, ma come va? Beh, a giudicare da quanto affermato dal creatore, molto bene: per un test finale, infatti, Chi-hyun Kim ha formato una squadra e l'ha iscritta ad una gara endurance di 7 ore in Corea: la moto ha marciato fino alla fine senza alcun problema tecnico e ha vinto nella sua categoria. Meglio di così!
Fonte: BikeBound