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Anteprima:

Ducati GP9


Avatar Redazionale, il 14/01/09

15 anni fa - Telaio in carbonio e voglia di rivincita

Presentati ufficialmente a Madonna di Campiglio il Team Ducati MotoGP e la nuova GP9 che conquista il telaio in carbonio. Eccola nelle foto ed ecco cosa dicono i due piloti ufficiali.


THE SHOW MUST GO ON
Crisi o non crisi si va avanti, soprattutto vanno avanti quelli che rimangono e tra questi c'è di sicuro la Ducati, una Casa piccola che produce meno moto di qualunque avversario giapponese ma che vive di corse e alle corse non saprebbe mai rinunciare.

PRIMA INNEVATA Così nella solita cornice innevata (fin troppo, la nevicata di oggi ha fatto saltare il programma) di Madonna di Campiglio ha avuto luogo la presentazione del Team, dei piloti (prima volta da ufficiale di Nicky Hayden) e della GP9 che come già ampiamente annunciato tempo fa utilizzerà, prima tra le MotoGP, un telaio in fibra di carbonio. Anche se parlare di telaio nel caso della Ducati non è propriamente corretto. La GP9 (come tutte le sue progenitrici) utilizza, infatti, il motore portante, ed è di fatto priva del telaio così come lo conosciamo, rimpiazzato da due telaietti che servono ad unire al motore il cannotto di sterzo e il supporto del forcellone.


FAMILY FEELING
Come vedete dalle immagini si tratta di una Ducati molto simile alle precedenti, il look (sempre figlio della galleria del vento) è sempre stato più o meno lo stesso. Anche il layout tecnico sembra essere stato mantenuto con il consueto forcellone chilometrico e il doppio scarico (uno sotto al codino per i cilindri posteriori e quello sul lato destro per i cilindri anteriori). Insomma pare proprio che, telaio a parte, non ci siano novità eclatanti, almeno non quelle che si possono vedere.

FORCELLA PICCOLA Si conferma anche la tendenza in MotoGP ad avere forcelle piccole per avere più flessibilità è quindi un maggiore feedback di guida. Quella della Ducati è una Ohlins pressurizzata con steli da solo 42 mm, meno quindi della maggior parte delle moto stradali che conosciamo.

PILOTI CARICHI Per quanto riguarda i piloti, ovviamente l'entusiasmo è a mille (come sempre in queste occasioni). Stoner procede di gran carriera con la riabilitazione del polso (l'esito dell'operazione è ok, adesso deve solo recuperare) ed è più che sicuro di potersela giocare per il mondiale, anzi ha detto che sarà ancora più cattivo. Hayden è felice come una Pasqua per aver finalmente la considerazione che merita (gli ultimi tempi in Honda non erano stati proprio belli per lui) e anche se sa di dover lavorare parecchio per adattarsi alla "bestia" (parole sue) è certo di poter tornare protagonista.

Qui le dichiarazioni ufficiali di Hayden e Stoner:


"Domenica, quando finalmente ho indossato la mia tuta Ducati per la prima sessione fotografica ufficiale ho provato un grande orgoglio", ha esordito il pilota di Owensboro, Kentucky, "Ho realizzato quale grande opportunità mi sia stata data, un'opportunità per la quale sono molto grato a Ducati, a Marlboro e a tutti coloro che hanno dimostrato di avere fiducia in me in questo nuovo capitolo della mia carriera. Sono rimasto colpito sin da subito dalla dedizione e dalla passione che caratterizza questa squadra e da quanto tutti cerchino sia di farmi sentire a mio agio in un ambiente ancora nuovo, sia di far sì che riesca ad adattarmi alla moto e sfruttarla al meglio. Finora è andato tutto bene. Certo, devo essere più veloce per diventare davvero competitivo ma amo già questa moto: magari non si potrà mai definire docile da guidare, in uscita di curva a volte è bella tosta ma il motore è forte e potente, una caratteristica importante soprattutto nelle azioni di gara, il telaio è bello rigido e mi piace molto anche il feeling con l'anteriore, la sua stabilità nelle curve veloci. Per di più abbiamo fatto solo due sessioni di test su due piste, Valencia e Jerez, piuttosto strette e tortuose e penso che in circuiti tipo Malesia e Qatar le cose andranno anche meglio. Sono contento di lavorare con Casey, ci conosciamo bene da tanti anni, abbiamo un background simile, non veniamo dai campionati europei e abbiamo cominciato col dirt track. Siamo entrambi competitivi, cercheremo di batterci l'un l'altro ma saremo anche in grado di lavorare insieme per creare un team forte. Per quanto riguarda le mie aspettative io credo in me stesso, e in ciò che sono capace di fare. Il primo obiettivo è tornare ai livelli del 2006, a cercare di stare sul podio costantemente e a vincere delle gare".



"Sono ragionevolmente contento", ha risposto Casey Stoner alle domande in merito al polso (sinistro) operato, dopo aver preso il posto di Hayden al tavolo della conferenza. "Mi piacerebbe avere più mobilità ma la visita di controllo fatta ieri è andata bene, l'innesto osseo si è saldato e questo è davvero molto, molto positivo tanto che comincerò a forzare un po' di più la mano ed il braccio per ricostituire un po' di massa muscolare ed essere più in forma possibile per il prossimo test. Finora ho provato la GP9 solo due volte, a Barcellona durante la stagione e un solo giorno a Valencia in novembre: non è molto ma penso abbastanza per capire che non siamo lontani e che il nuovo telaio è un bel miglioramento. Ci resta da trovare la messa a punto migliore e da rifinire un paio di aree della moto. L'anno scorso siamo partiti forse un po' troppo fiduciosi, senza renderci conto che c'era ancora del lavoro da fare e quindi abbiamo avuto molti alti e bassi all'inizio di stagione che ci hanno costretto a rincorrere. In ogni caso, nonostante una rottura e due cadute abbiamo vinto sei gare e siamo stati secondi in Campionato una cosa che ci permette comunque di essere positivi in vista del prossimo anno. Sono molto felice dell'arrivo in squadra di Nicky che è sempre stato molto gentile con me anche quando correvo nelle categorie minori. Penso che si potrà lavorare molto bene perché la comunicazione è ottima e che potremo cercare di capire insieme come affrontare le varie situazione e far rendere la meglio la GP9 per essere entrambi competitivi. Dal canto mio cercherò anche di essere più deciso in certe fasi della gara cercando magari di temporeggiare meno in quelle momenti in cui sembra che nessuno voglia prendere l'iniziativa".

SOTTO LA LENTE, GUARDA IN GRANDE LA DUCATI GP9

 

 
 
 
 

DUCATI DESMOSEDICI GP9 Dati Tecnici

Motore
4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
Cilindrata
799cc
Potenza massima
oltre 200 cv
Velocità massima
oltre 310km/h
Trasmissione
Cambio estraibile a 6 marce, con rapporti alternativi disponibili. Frizione multidisco a secco con dispositivo meccanico antisaltellamento. Trasmissione finale a catena.
Alimentazione
Iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli, 4 corpi farfallati con iniettori sopra farfalla. Farfalle controllate dal sistema EVO TCF (Throttle Control & Feedback).
Carburante
Shell Racing V-Power
Lubrificante
Shell Advance Ultra 4
Accensione
Magneti Marelli
Scarico
Termignoni
Telaio
In fibra di carbonio. Forcellone in alluminio
Sospensioni
Forcella Öhlins 42mm upside-down ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico, freno idraulico in compressione ed estensione.
Pneumatici
Bridgestone, anteriore e posteriore 16.5"
Impianto frenante
Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm con pinze a 4 pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini.
Peso a secco
148kg


Pubblicato da Stefano Cordara, 14/01/2009
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