4 anni fa - Alcune moto di serie rischiano la multa in Tirolo per il troppo rumore
In Tirolo nuove misure contro il rumore delle moto. I provvedimenti in Austria, Francia, Germania e Italia: cosa dice il C.d.S
A TUTTO VOLUME Il piacere di andare in moto è un insieme di emozioni e sensazioni dovute al coinvolgimento di tutti i cinque sensi. Oltre ad ammirare paesaggi stupendi, il rombo del motore ha un ruolo quasi fondamentale nell'esperienza in sella a moto (LiveWire, non volermene...). Non è sempre facile rimanere soddisfatti del sound offerto dai terminali di scarico di serie, per questo le marmitte aftermarket sono un must per gli smanettoni più accaniti che, talvolta, tolgono o modificano il Db-Killer per guadagnare un sound più pieno e aggressivo. Per tenere a freno il rumore in Austria (Tirolo) è stato imposto un limite acustico che rischia di creare problemi anche a molte moto originali (più in basso l'elenco completo), mentre anche in Germania e in Francia hanno adottato misure in proposito. E in Italia? I provvedimenti nazione per nazione.
NEI GUAI LE MOTO DI SERIE A partire dal 10 giugno 2020 fino al 31 ottobre 2020, in Tirolo sarà vietata la circolazione di moto il cui rumore supera i 95 decibel. Il divieto è stato imposto in seguito a una richiesta degli abitanti del distretto di Reutte, nel quale uno studio ha analizzato come il 70% dell’inquinamento acustico relativo al traffico sia causato dalle motociclette. Di moto, in quella zona, ne passano quotidianamente oltre 3.000. Il divieto si applica a qualsiasi motociclista: residente o non, straniero o austriaco che sia. La contravvenzione è di 220 euro, con la possibilità da parte degli agenti di polizia di effettuare controlli acustici e imporre alle moto di tornare indietro. Il fatto che questo limite colpisca alcuni modelli che di serie producono più di 95 dB ha acceso numerosi dibattiti sulla legittimità del provvedimento.
L'AUTOVELOX ANTI-RUMORE Anche i cugini transalpini hanno avviato, l'estate scorsa, una battaglia contro le moto troppo rumorose. Il loro sistema si chiama Meduse - per via della sua forma - ed è un insieme di microfoni che registra il livello di rumore emesso dai veicoli che percorrono determinati tratti di strada. Questo dispositivo è posto sopra alle strade ed è abbinato a una fotocamera che, nella fase di sviluppo, fotografava il veicolo incriminato, ma in futuro sarà implementata la funizone di rilevare automaticamente anche la targa. I primi due impianti sono stati posti sulla D91 (uno Saint-Forget e l'altro a La Brosse a Saint-Lambert) mentre i due più recenti sono stati installati a Parigi.
SORVEGLIANZA IN 80 COMUNI L'estate scorsa, nel dipartimento tedesco del Baden-Württemberg, la Polizia aveva dato il via a una campagna contro ''l'insopportabile rumore'' - come hanno affermato i residenti di quest'area - di alcune moto. Per ovviare al problema sono stati posti dei fonometri nei tratti di strada incriminati, abbinati a dei cartelli luminosi: la scritta verde ''Danke'' compare se il livello del rumore è entro i limiti, altrimenti la scritta rossa ''Laiser'' invita ad abbassare il volume... dello scarico. Questo progetto pilota ha dato i suoi frutti, e recentemente altri ottanta comuni in Germania hanno adottato questo stratagemma per obbligare i motociclisti a mantenere lo scarico originale oppure terminali omologati. I poliziotti tedeschi sono diventati più severi per quanto riguarda l'inquinamento acustico, ma ora vogliono anche porre dei divieti alla circolazione nel fine settimana in alcune zone ''a rischio''.
CHI RISCHIA LA MULTA Nel nostro Paese la questione non ha - ancora - sollevato grosse polemiche o battaglie particolari, infatti non è presente alcun tipo di dispositivo fisso che rileva la rumorosità delle moto. L'unico controllo presente è quello che le Forze dell'Ordine (Polizia Stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza) fanno quando trovano delle anomalie. In quel caso, si utilizza un fonometro che segnala il livello di dB emessi, controllando quindi che ciascuna emetta lo stesso livello di decibel, ad un certo regime, dichiarati dal costruttore. Stando all'Art.155 del Codice della Strada (Limitazione dei rumori) ''il dispositivo silenziatore deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non essere alterato''. Qualora una marmitta risultasse alterata, consumata o inefficiente, la sazione prevede un importo tra 41 euro e 169 euro. Più grave il caso che riguarda l'utilizzo di terminali di scarico non omologati, di cui si parla nell'art.78 del Codice della Strada che prevede sanzioni dai 419 ai 1.682 euro con revoca della carta di circolazione.