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Metallo, cuoio e gomme tassellate: sono questi gli ingredienti principali della Bylot Daytona SixDays 175 e delle sue sorelle che svolgono a modo loro il tema della fuoristrada vecchia maniera. Peccato che i prezzi siano molto salati...
I PUNTINI SULLA Y Stavolta prima di parlare delle moto è doverosa una piccola parentesi linguistica. Solo così si può capire infatti lo spirito imprenditorial-goliardico che sta dietro la Bylot. Chi vuole leggere il nome all’inglese, bailot, è liberissimo di farlo ma non prima di aver inquadrato meglio la questione: il marchio è monzese Doc e da quelle parti bilòtt indica indifferentemente il membro maschile e un individuo un po’ stupido. E partendo dal presupposto che mettersi a fare moto in quest’epoca di crisi è appunto una bilottata si capisce come l’iniziativa parta almeno con il sorriso.
TRE SORELLE D’altro canto nessuno alla Bylot pensa di fare grandi numeri, anche perché la gamma si compone esclusivamente di moto da fuoristrada old style, dall’aria gracilina e destinate quindi a una nicchia di mercato molto ristretta. La famiglia si compone di tre modelli: la Daytona SixDays 175, la 80 Regolarità Competizione 6v e la Fangone Cross, quest’ultima con una monoscocca in alluminio non proprio aggraziata. Questo metallo fa comunque da ritornello anche in molti dettagli delle tre Bylot, fatte come una volta, con un look vintage ma con tecnologie moderne tali da consentire loro di ottenere le necessarie omologazioni.
CUORE D’IMPORTAZIONE I riflettori sono soprattutto per i due modelli targabili, accomunati da un telaio a doppia culla in acciaio con una forcella da 35 mm e ammortizzatori posteriori Biturbo. Un’altra firma di prestigio è sui cerchi, Alpina, mentre i comandi sono Domino, ulteriore brand brianzolo. D’importazione sono invece i motori: la Bylot Daytona SixDays 175 monta un monocilindrico quattro tempi appunto della giapponese Daytona da 187 cc, capace di 20 cv e abbinato a un cambio a 4 marce, mentre la 80 Regolarità Copetizione 6v adotta un due tempi Derbi.
A CARO PREZZO La produzione inizierà una volta che sarà raggiunta la quota di 100 ordini ma non è facile fare previsioni su quando e se ciò accadrà. Le Bylot sono prodotti artigianali ma, come tali, non costano affatto… una bilottata. Le prime indicazioni spaziano tra i settemila e i diecimila euro e fanno di loro un capriccio di lusso: nella Monza di mezzo secolo fa sarebbero piaciute ai fratelli Brambilla, fuori dal bar di stüpid, ma al giorno d’oggi sembrano un po' fine a loro stesse. A questo prezzo ci si può comprare anche una fuoristrada d'epoca con i fiocchi o realizzare una special su misura.