In Inghilterra il glorioso marchio britannico BSA (chi ha qualche primavera alle spalle lo ricorderà sicuramente) ha appena fatto ritorno con laGold Star, ovviamente una moto classica con motore bicilindrico, ma in questo momento storico non si possono non avere dei piani futuri “a batterie” e quello di BSA (anche lei come Royal Enfiled ha alle spalle una proprietà indiana) è piuttosto singolare.
L’INGANNO “DELLA CADREGA” In una intervista rilasciata ai colleghi di MCN, i manager di BSA hanno anticipato che la Gold Star non sarà l’ultima moto a motore tradizionale, ma hanno anche aggiunto alcune “chicche” sul futuro green del marchio. Secondo BSA il trucco per far andare giù agli scettici le moto elettriche è che queste si comportino in tutto e per tutto (o quasi) come delle moto con motore a combustione interna, con tanto di sound e vibrazioni. Questo permetterebbe una transizione più dolce, un cambio di abitudini nelle sensazioni percepite più progressivo.
BSA Gold Star 650 2021
L’EFFETTO DEL SUONO Facendo questo mestiere devo mettere da parte i pregiudizi e i preconcetti, le elettriche le guido e trovo anche alcuni pregi in loro. Il sibilo del motore non mi entusiasma poi tanto, mentre il fruscio del vento sì, da gusto. Il problema è che siamo talmente abituati a “sentire” la moto che anche l’udito entra in gioco nella guida e la totale assenza di rumori di motore spesso mi ha portato ad affrontare curve con velocità maggiora rispetto a quella necessaria, obbligandomi a correggere la traiettoria con l’intervento del freno posteriore. Ci vuole malizia ed esperienza per farlo, non è certo una banalità. Quindi l’idea di BSA di introdurre il suono del motore non è del tutto sbagliata, ma come per la Emula presentata a EICMA, sarebbe come dar da mangiare un Hamburger di soia ad un carnivoro… che con tutto il rispetto per i vegani, trovo una cavol(o)ata pazzesca.
LE PULSAZIONI DI HARLEY L’altro palliativo di BSA è l’introduzione delle vibrazioni. Alcune moto, e mi vengono subito in mente le Moto Guzzi e le Harley-Davidson, sanno farti entrare in simbiosi con loro grazie al pulsare del motore, le proverbiali “Good Vibrations” tanto care alla Casa di Milwaukee. Pensate, sono indispensabili per loro tanto da aver riportato questo concetto anche sull’elettricaLivewire, che per avvisarti che è pronta a partire da ferma emette delle pulsazioni (d’intensità regolabile). Bello, ma il concetto è quello di sopra e vale anche per BSA. L’artificialità ad oggi non paga: l’erba sintetica non batterà mai un prato all’inglese ben curato, il tofu non sarà mai meglio della “ciccia” per un fiorentino e le sensazioni artificiali non batteranno mai quelle reali.