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Bollo moto storiche, la tassa della discordia. Giusto pagarlo?


Avatar di Danilo Chissalé, il 10/02/23

1 anno fa - Bollo auto per i veicoli storici: Moto Guzzi Roma sollecita intervento

Bollo moto storiche: pagamento ed esenzioni
Il moto club Moto Guzzi Roma contro il bollo per le moto d'epoca tra 20 e 30 annii: " pezzi di storia e cultura del nostro paese"

Il bollo è per moltila tassa della discordia. Giusta o sbagliata che sia, la tassa sul possesso di auto e moto fa discutere, specialmente se si tratta di veicoli storici. A manifestare il proprio dissenso sulla situazione attuale è anche il moto club Moto Guzzi Roma, che punta i riflettori sulla “fumosità” (e le emissioni inquinanti non c’entrano) della questione, tra obblighi d’iscrizione ai registri e disparità tra regioni.

COLPA DI RENZI La questione s’è fatta spinosa nel 2014, quando l’allora Senatore Matteo Renzi ha abrogato i commi 2 e 3 dell’articolo 63 della Legge 342/2000, reintroducendo il bollo per questa categoria di veicoli. Un piccolo gettito per le casse dello Stato che mette però in agitazione tanti collezionisti, piccoli o grandi che siano, con spese nell’ordine di centinaia di euro e lungaggini burocratiche da affrontare.

DISPARITÀ L’altro punto su cui batte il Moto Club Guzzi Roma è la disparità tra regioni. Ad esempio, in Lombardia, i veicoli storici con più di 30 anni e con certificato di storicità registrato sul libretto, non pagano né bollo né tassa di circolazione. Tuttavia, per i veicoli tra 20 e 30 anni non è prevista alcuna esenzione se non sono iscritti a uno dei registri storici. Ben diversa la situazione in altre regioni, proprio come il Lazio. 

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TRA STORIA E CULTURA Il moto club Moto Guzzi Roma, nel suo comunicato, ha fornito anche il suo interessante punto di vista, che mette al centro l’importanza dei veicoli d’epoca come lascito storico culturale: “I veicoli storici non devono essere considerati solo mezzi di trasporto, ma anche testimonianze della storia e della cultura del nostro paese. Questi veicoli rappresentano un patrimonio culturale che merita di essere preservato e valorizzato”.

COSA NE PENSO In merito alla riscossione del bollo auto (e moto) le regioni sono lasciate piuttosto libere nell’esercizio delle loro facoltà. Dal mio punto di vista sarebbe opportuno trovare una linea comune data la “straordinarietà” della questione, per quanto possano essere diffusi i veicoli d’epoca potrebbero essere tranquillamente gestiti in maniera uniforme, anche dal punto di vista delle iscrizioni ai registri. Questi enti sono uno strumento utile, tutelano chi compra e aiutano a valorizzare la storia – proprio come richiesto dal moto club Moto Guzzi Roma – attraverso il rispetto dell’autenticità. Se deve essere esenzione che lo sia per tutti, ma a patto di rispettare davvero l’autenticità e la storia.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 10/02/2023
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