BMW Motorrad, che con la tecnologia ShiftCam ha reso ancor più godibili e performanti i suoi due propulsori di punta, il boxer che equipaggiato sulla R 1250 GS (che presto diventerà 1300) e il 4 in linea delle sportive S 1000, sta lavorando per portare la fasatura variabile anche sui monocilindrici di G 310 R e G 310 GS.
SIMILUTUDINI E DIFFERENZE Come già accade sui motori di grossa cilindrata, anche sul piccolo monocilindrico l’albero di distribuzione ha camme dal profilo differenziato per gli alti e bassi regimi oltre che diversificate nella fase. Con il profilo più “panciuto” si cerca di incrementare la coppia e la corposità dell’erogazione ai bassi regimi, quello più appuntito, invece, serve per massimizzare le performance agli alti regimi. A far slittare l’albero a camme ci pensa un attuatore comandato elettricamente ma, al contrario di quanto avviene sui motori di grossa cilindrata questo è posizionato in posizione più centrale, a vantaggio del contenimento degli ingombri. Tra le differenze c’è la differenza nelle punterie, sul monocilindrico di tipo “a tazza” anziché le più pregiate e performanti “a dito”.
Il sistema BMW ShiftCam nel dettaglio
TERRENO DA RECUPERARE Con la fasatura variabile ShiftCam la Casa di Monaco di Baviera è riuscita in passato a incrementare le performance dei suoi motori contenendo allo stesso tempo le emissioni. Con il nuovo sistema di distribuzione, BMW potrebbe provare a ripetersi, rendendo i propri monocilindrici più ecologici ma anche più performanti rispetto agli altri propulsori presenti nella categoria. Senza andare a scomodare i bicilindrici da 500 cc, infatti, il monocilindrico 390 di KTM è in grado di produrre 44 CV a 9.500 giri/min e 35 Nm di coppia a 7.250 giri/min. contro i 34 CV a 9.250 giri/min e 28 Nm a 7.500 giri/min del motore BMW. Al momento si tratta solo di un brevetto ma con l’Euro5 + che incombe potremmo sentir parlare presto dei nuovi motori.