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Sei cilindri ma non solo: con la BMW K 1600 GT arriva una gestione elettronica ancora più sofisticata e soluzioni da berlina di gran lusso.
ATTESA DA TEMPO Di questa moto se ne parla ormai da quasi un anno, almeno da quando BMW ha mostrato all'Eicma la Concept six dichiarando che quel motore sarebbe finito su una supertouring di altissimo livello. Bene, l'erede della K 1200 LT è bell'e pronta, e a Colonia si mostra in tutta la sua maestosa eleganza.
A COLPI DI LUSSO Se la lotta per la leadership tra le supersportive è serrata, quella tra le supertouring non è da meno. Qui si combatte a colpi di puro lusso, di gadget elettronici e di motori enormi dall'elasticità senza pari.L'icona di questo segmento è al momento l'anzianotta ma sempre eccellente Honda Gold Wing, 30.000 euro di puro lusso motociclistico, motorizzata con un sei cilindri (ma dai?) boxer da 1.800 cc e dotata addirittura di Airbag. È proprio lei la moto che la nuova BMW K 1600 GT ha nel mirino, una moto che avrà probabilmente negli States il suo terreno di caccia preferito.
SEI CONTRO SEI Per combattere ad armi pari con la sibaritica giapponese, la BMW ha pensato bene di scegliere lo stesso frazionamento. Qui i cilindri però sono in linea (per un totale di 1.649 cc) e sono capaci di erogare 160 cv a 7.500 giri e 175 Nm di morbidissima coppia. Interessante notare che a soli 1.500 giri (ovvero al minimo) è già disponibile il 70% della coppia: più di 125 Nm, praticamente la coppia massima di una S 1000 RR. Ovviamente non mancano le particolarità tecniche che rendono questo motore unico nel suo genere.
LEGGERO E COMPATTO A parte l'evidente inclinazione in avanti dei cilindri (simile a quella delle K1300 e utile per tenere basso il baricentro) questo motore è il sei cilindri motociclistico più leggero di sempre, siamo a 102,6 kg per una larghezza di 560 mm. Siamo quasi 10 centimetri più stretti dei sei cilindri in linea motociclistici prodotti fino ad oggi (tutti di progettazione datata a dire la verità) e queste dimensioni sono state ottenute realizzando un motore "sottoquadro" a corsa lunga, limitando quindi al massimo l'interasse tra i cilindri. Tra le altre peculiarità, la lubrificazione a carter secco e la frizione con antisaltellamento, quest'ultima di sicuro una soluzione inusuale per una supertouring.
IL TRIONFO DEI CHIP Quasi scontata ormai la massiccia gestione elettronica del motore: dopo aver debuttato sulla S 1000 RR (con logiche ovviamente differenti) il ride by wire arriva anche qui e offre la possibilità di scegliere tra tre diverse mappature: "Rain", "Road" e "Dynamic" per adattare il carattere della moto ai propri gusti o alle condizioni della strada. Di contorno, troviamo tutti gli elementi tecnici che caratterizzano le BMW di ultima generazione, come la sospensione anteriore Duolever, la trasmissione a cardano con Paralever.
ABS DI SERIE, IL RESTO NO Immancabile anche la dotazione elettronica di sicurezza: di serie però c'è solo l'ABS semi integrale. Optional il sistema ESA II di regolazione delle sospensioni e il controllo di trazione DTC (con giroscopi come sulla S1000RR), elementi che però, vista la categoria della moto, potevano anche essere compresi nella dotazione di serie, poi ovviamente ci sarà da perdersi nel catalogo degli optional.
FARI ADATTIVI Se il telaio doppio trave in alluminio appare la normalità, un po' meno lo sono i fari allo Xeno adattivi (optional anche loro) che si adattano automaticamente all'assetto di marcia della moto ma, soprattutto, sfruttando gli stessi giroscopi del DTC: ruotano anche lateralmente per illuminare sempre correttamente la strada mentre si piega. Un po' quello che ha fatto per la prima volta nella storia la Citroen DS e che adesso è stato ripreso da numerose auto.
COME UN TV Non meno impressionante dovrebbe essere il quadro comandi che utilizzerà un vero e proprio schermo TFT a colori (nella gallery qualche esempio d'indicazione) per offrire tutte le informazioni al pilota, oltre che a fare da interfaccia per il sistema audio integrato (comandato dal mouse sul manubrio sinistro come sulla R 1200 RT) che a quanto pare è degno di una vera berlina.
DUE VERSIONI La K 1600 sarà declinata in due versioni, GT e GTL, che si differenziano per il comfort offerto dalla posizione di guida. La GT è la più "sportiva" delle due, con sella in due pezzi e pedane centrate per una posizione leggermente più dinamica. La GTL ha sella su due piani, più spazio per il passeggero e pedane avanzate per una posizione "spaparanzata" più comoda e forse più adatta alle highway americane. Per ora è tutto, il resto arriverà a Colonia.