Bimota in Superbike? Proprio così. Del ritorno della Casa riminese nel mondo delle corse vi abbiamo raccontato in primavera, ma oggi scopriamo la nuova moto, dalla quale cadono i veli: ecco la Bimota BK998. A EICMA 2024 ne abbiamo parlato con Pierluigi Marconi, COO Bimota Italia, che ci ha illustrato le caratteristiche più interessanti. Che sono davvero impressionanti.
CUORE VERDE La nuova KB998 sfrutta il motore e l'elettronica della Kawasaki Ninja ZX-10RR già campione del mondo con Jonathan Rea, ma la parentela con la moto di Akashi finisce qui. Il telaio è infatti progettato e costruito dall'Azienda italiana e permette la personalizzazione delle geometrie delle sospensioni e pure di variare il montaggio del motore. La KB998 monta un'unità mista: costituita da un appariscente telaio rosso a traliccio in acciaio al cromo molibdeno nella parte superiore – quella del cannotto di sterzo – collegata a piastre in alluminio macchinate dal pieno. Anche il forcellone in alluminio, colorato di nero sulla ZX-10RR 2024 di Lowes e Bassani, sembra differente e sulla Bimota è lasciato al ''naturale''.
Kawasaki ZX-10RR WSBK: trova le differenze con la KB998 di Bimota
STILE DIFFERENTE Tra moto da gara e stradale si è cercato di mantenere la massima affinità, ed ecco che la stradale porta al debutto forcelle Showa macchinate dal pieno: ben diverse da quelle che si vedono in giro di solito, sottolinea Marconi. Tutta la carrozzeria è in vera fibra di carbonio e soprattutto la Bimota KB998 Rimini è la prima moto - stradale e non - ad avere l'aerodinamica attiva. Le alette sotto al cupolino sono infatti motorizzate, come consente il regolamento WorldSBK, per aumentare il carico in curva e in accelerazione (così da dare maggior carico ed effetto anti-wheelie) e ridurlo invece in rettilineo a vantaggio della velocità massima. Completano il pacchetto freni Brembo e scarico Akrapovic. La moto stradale ha girato a Jerez con tempi di tutto rispetto, dice Marconi, e sarà prodotta in serie limitata a 500 esemplari. Il prezzo sarà vicino al tetto di 44.000 euro imposto dal regolamento Superbike, con 250 esemplari in consegna nel 2025 e altrettanti nel 2026. Non vediamo l'ora di conoscere tutte le specifiche tecniche ma, soprattutto, di vedere come se la caverà nel WSBK 2025.