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Anteprima:

Bimota HB4


Avatar Redazionale, il 15/01/10

14 anni fa - Dopo averla intravista nelle foto "rubate" al filmato del primo giro in pista adesso possiamo ammirarla nella sua veste ufficiale. Ecco la moto italiana che correrà nella Moto2.

Dopo averla intravista nelle foto "rubate" al filmato del primo giro in pista adesso possiamo ammirarla nella sua veste ufficiale. Ecco la moto italiana che correrà nella Moto2.


ADESSO È UFFICIALE L'assaggio era arrivato qualche giorno fa con il filmato della moto che girava a Binetto. Si sapeva che l'ufficialità sarebbe arrivata di lì a poco. Infatti è stato il Motor Bike Expo di Verona ad essere teatro del debutto in società della HB4, la Bimota che correrà nel Campionato Moto2. Un campionato che pare essere cucito su misura per la Factory riminese che, lo ricordiamo, non è un'Engineering ma una azienda che produce moto e come tale partecipa al Campionato.

L'UNICA CASA Di fatto, quindi Bimota è al momento l'unico costruttore di motociclette a partecipare al mondiale Moto2. Del resto, come abbiamo già detto, la formula studiata da Ezpeleta e dalla FIM è perfettamente in linea con la filosofia costruttiva di Bimota, che nella sua storia ha sempre utilizzato motorizzazioni esterne, anche Honda.

IPERCOMPATTA Vista dal vivo, la HB4 appare estremamente compatta, anche se la "bocca" gigante sul cupolino fa apparire la sezione frontale un po' larga. Il peso è al limite minimo del regolamento e le misure vitali sono decisamente più compatte di quelle della già minuscola CBR 600 RR, il motore è piazzato più in alto, il forcellone è incredibilmente lungo e la forcella ben più "in piedi". Le misure quindi sono paragonabili in tutto e per tutto a quelle di una duemmezzo.


TELAIO MISTO Per mantenere continuità con i modelli attuali, l'ingegner Andrea Acquaviva ha progettato un telaio misto a traliccio di acciaio e piastre in alluminio incollate con una colla strutturale aeronautica, una soluzione che al momento distingue la realizzazione riminese da quasi tutte le altre presenti nel Campionato, che adottano un voluminoso doppio trave laterale in alluminio.

SI CAMBIA IN FRETTAÈ anche una scelta "furba", se vogliamo, perché in una categoria il cui regolamento cambia praticamente ogni giorno e in cui ci sarà da fare tanto sviluppo durante il Campionato (si pensi che i motori definitivi dovrebbero arrivare solo a marzo e il Campionato inizia ad aprile) un telaio del genere consente rapidi cambi "in corsa" anche strutturali senza dover rifare costose fusioni.


COMPONENTI ITALIANE Ai team che la richiederanno, la HB4 arriverà di "serie" (se di serie si può parlare), equipaggiata con forcella Paioli pressurizzata e un ammortizzatore Ohlins TTX, i freni sono ovviamente Brembo, i cerchi sono in magnesio della OZ. Interessante anche il codone monoscocca in carbonio. A correre con la HB4 sarà il team FB, lo stesso che dovrebbe partecipare alla MotoGP con il prototipo realizzato dalla Oral Engineering dell'Ing. Forghieri. A pilotarla sarà Simone Grotzkyj Giorgi, ma è ovvio che la HB4 potrebbe interessare anche ad altri team, almeno questo è quello che sperano a Rimini.

SI ASPETTA IL MOTORE… I primi test di Binetto sono stati fatti con un motore praticamente di serie, il secondo step prevede l'utilizzo di un motore Supersport, in attesa (come per tutti gli altri) che arrivi quello definitivo. Intanto nei prossimi giorni la HB4 sarà di nuovo in pista a Cartagena per continuare lo sviluppo.

ANCHE DI SERIE? A questo punto la domanda sorge spontanea: ci sarà anche una versione stradale? In Bimota non lo escludono ma per il momento il progetto resta concentrato sulle competizioni. Anche se una HB4 stradale sarebbe una vera leccornia.


Pubblicato da Stefano Cordara, 15/01/2010
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