TORNA IL MOTORE A 3 CILINDRI Senza Intermot e EICMA niente saloni a causa Covid? Non proprio. Proprio nel paese da cui è partita la pandemia si sta tenendo in questi giorni il Chongquing Motor Show. Sotto i riflettori della kermesse cinese brilla la nuova Benelli 1200 GT, una tourer alla europea di cui vi avevamo datoqualche anticipazione giusto poche settimane fa. Le indiscrezioni dunque son state confermate, ecco come è la new entry del brand italo-cinese.
LOOK TEDESCO “Impara l’arte e mettila da parte” anche se qui sembra più un falso d’autore che un’opera inedita. Senza andare per il sottile, la Benelli 1200 GT prende chiaramente ispirazione dallaBMW R 1250 RTper le sue linee: frontale massiccio – caratterizzato dall’ampio parabrezza e dai fari full LED – selle accoglienti e tris di borse integrato. La qualità dei materiali non sembrerebbe proprio in linea con la fonte d’ispirazione, né tantomeno lo è la grafica del display a colori incastonato tra tachimetro e contagiri. Insomma, sembrerebbe un compito in classe copiato di fretta dal secchione di turno.
MOTORE CON TRADIZIONE Per quanto riguarda il motore, invece, Benelli ha rispolverato l’archivio dei progetti e ha ripescato il motore a tre cilindri che equipaggiava anche modelli storici del marchio come la sportiva Tornado o le enduro stradali Tre-K. Il tre cilindri in linea da 1.209 cc – qualche centimetro cubo in più del suo antenato da 1.130 cc – è in grado di erogare 134 CV… coincidenza vuole che la cifra sia molto simile a quelli della musa ispiratrice, con una velocità massima di 220 km/h. Di buon livello la dotazione ciclistica con impianto frenante marchiato Brembo e forcella KYB.
COMFORT Come ogni tourer che si rispetti la dotazione tecnologica punta a migliorare il comfort a bordo. Non mancano infatti sella e manopole riscaldabili, il parabrezza regolabile elettronicamente, l’infotainment e i sensori per la pressione degli pneumatici.
DUBBIO EUROPA La moto è stata presentata in Cina e verosimilmente l’Asia rimarrà il suo mercato. Al momento non ci sono voci ufficiali che confermino il suo sbarco nel Vecchio Continente e qualche dubbio lo lascia anche la motorizzazione scelta. Quel tre cilindri in linea non è riuscito a passare gli standard per essere omologato Euro 4 e con l’imminente passaggio all’Euro 5 tutto si fa ancor più improbabile. Senza contare che in quel segmento i mostri sacri sono difficili da battere e fanno affidamento su anni di miglioramenti e sviluppi… Staremo a vedere.