Ennesima evoluzione per il motore V2 di Mandello che compie un bel salto in avanti quanto a modernità. Resta il raffreddamento ad aria ma l'albero a camme e in testa e le vavole raddoppiano. I suoi 110 cavalli rendono la rinnovata Griso una naked molto più appetibile che in precedenza.
ALTRO CHE IMMOBILI! A chi accusa la Guzzi di immobilismo tecnico occorrerebbe far notare quante e quali evoluzioni ha subito il motore V2 da quando è arrivata Aprilia prima e Piaggio poi. Una evoluzione continua che ultimamente è addirittura effervescente perché non passa mese che non arrivi una nuova versione di questo motore, dal 1100 della Breva al 1200 della Norge, siamo passati al nuovo 8 valvole, l'ultimo arrivato in Casa Guzzi.
ANCORA PIÙ POTENTE Tocca stavolta alla Griso portare al debutto il motore che speriamo di vedere su altri modelli della Casa di Mandello. Del resto, la naked più sportiva costruita da Guzzi meritava una bella iniezione di potenza che è puntualmente arrivata con il nuovo motore. Ora i cavalli annunciati sono ben 110(a 9.500 giri con una coppia di 11 kgm, più quindi del Ducati della S2 R e anche del 1100 della Hypermotard) e la Griso (da sempre apprezzata per la ciclistica ma un po' meno potente della concorrenza) può combattere ad armi pari con le avversarie dirette, almeno con quelle con motore ad aria.
ALBERO IN TESTA Il motore mantiene comunque l'architettura classica a V di 90° (la cilindrata è 1200 cc) con cilindri dal disegno più moderno maè nella distribuzione che cambia tutto passando da aste e bilancieri a monoalbero a camme in testa. In Guzzi insomma stanno facendo davvero sul serio e non perdono occasione per dimostrarlo.
FRENI RACING Il nuovo V2 è inserito nella ciclistica della Griso che si mantiene sostanzialmente invariata, anche se la componentistica migliora ulteriormente con l'arrivo delle pinze radiali e dei dischi a margherita. Altre modifiche riguardano la posizione di guida, ora più sportiva (nuova correlazione sella pedane manubrio).