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Mondiale Endurance: il sogno/2


Avatar Redazionale, il 26/03/07

17 anni fa - Una sfida tutta italiana

Ci riproviamo? Ma si dai, i sogni non possono durare solo un anno e noi ne abbiamo fatto uno ancora più grande: correre con un team tutto italiano e una moto italiana nel mondiale in cui gli italiani sono grandi assenti. Una sfida ancora più ardita ma proprio per questo ancora più stimolante.


DEJA VU
Marzo 2006, durante i test a Rijeka del Team Runner Bike,il sottoscritto resta senza benzina proprio all'uscita della "buca" il tratto misto che caratterizza il circuito croato. Marzo del 2007, siamo ancora a Rijeka, ancora per effettuare dei test e il sottoscritto resta ancora senza benzina nello stesso identico posto. Se fossimo scaramantici ci sarebbe da ben sperare per il futuro, vista come è andata a finire l'anno scorso la nostra avventura. Certo non è tutto uguale, da quando abbiamo spento il motore alle 15 di domenica 17 settembre, alla fine del Bol D'or, ad oggi è stato un lungo inverno di fiere (magari se siete venuti allo stand di moto Hi-Power o a quello della Bridgestone a Milano o Padova avrete anche visto la nostra moto), premiazioni contatti, trattative. Una trafila forse ancora più stancante che correre il campionato vero e proprio.

ASPETTANDO LA PRIMAVERA Una volta chiusa la baracca ci siamo riposati ma poi il virus ha lentamente iniziato a riprenderci e ci siamo rimessi in marcia per tentare di ripartire di nuovo. Ma siccome ci piacciono le sfide ardite, e siccome i francesi l'anno scorso ci hanno letteralmente logorato, abbiamo cercato qualcosa di diverso, qualcosa di ancor più italiano. Qualcosa che, se faremo bene, ci darà soddisfazioni ancora maggiori.


GRAZIE AI TIFOSI
Mi ha scritto un ragazzo chiedendomi lumi sul campionato 2007 e condendo il tutto con un "possibile che con tutto quello che avete fatto l'anno scorso non riusciate a riprovare, vi dovrebbero piovere addosso i soldi degli sponsor!". Ebbene, caro Pippo (ma tramite lui ringrazio tutti quelli che ci hanno scritto chiedendoci della nuova stagione e offrendosi anche di aiutarci), se sai dove piovono i soldi degli sponsor fammelo sapere che vado a farci un giro, devo ammettere che credevo anche io fosse meno dura, ma per fare un campionato impegnativo e costoso come il nostro non bastano i risultati dell'anno prima, ci vogliono anche i soldi. E mettere insieme un budget è la cosa più difficile in assoluto per chi vuole correre, a qualsiasi livello. Ma siamo qui di nuovo pronti a partire per una nuova sfida, se vogliamo ancora più ardita di quella dello scorso anno. Una sfida che abbiamo reso ancora più italiana, e che quindi ci riempie di orgoglio.

IL GRANDE RITORNOAvrete certamente già visto dalle foto che al via della prima gara del mondiale, la 24 ore di Le Mans ci presenteremo in sella ad una Benelli Tornado 1130 e saremo l'unico team completamente italiano (piloti e meccanici) con moto italiana a presenziare al Mondiale Endurance 2007. Una sfida nella sfida, quindi, che ci rende particolarmente orgogliosi perché grazie a noi e alla fiducia che Benelli ha riposto in questo piccolo ma agguerrito team, un marchio storico e conosciuto in tutto il mondo si riaffaccia alle competizioni che contano.


SOTTO I RIFLETTORI
Già sappiamo cosa vuole dire, a Le Mans avremo certamente tutti gli occhi addosso, perché correre con questo marchio significa comunque portare un blasone quasi nobiliare, e la Tornado 1130 è già abbastanza strana di suo per incuriosire tutti gli appassionati. Insomma non possiamo steccare, e tra l'altro Le Mans rappresenta per noi l'unica macchia nel campionato dell'anno scorso, l'unica gara che non abbiamo finito. Nuova moto, quindi ma anche nuove gomme, le scarpe della nostra Tornado saranno marchiate Dunlop e saranno slick proprio come quelle dei campioni del mondo della SERT. Almeno avremo qualcosa in comune...

ANCORA PIÙ CARICHI Non nascondo che questa sfida ci ha caricati a mille, in pratica ripartiamo da zero, Max ha ricominciato a fare le notti per allestire le due moto nel migliore dei modi, le prove al banco hanno dato risultati confortanti e siamo anche già scesi in pista per sgranchirci i muscoli e prendere confidenza con la guida particolare della Benelli. Devo ammettere che i primi riscontri cronometrici sul velocissimo circuito croato hanno stupito anche me, non mi aspettavo all'inizio dello sviluppo che potessimo essere così veloci, segno che la ciclistica della Benelli e le Dunlop slick vanno già molto d'accordo, e che il tre cilindri spinge come si deve. Questo ha cosparso un bel po' di ottimismo nella squadra che è stata confermata in toto, con Arnoldi, Bellezza e il sottoscritto a darsi il cambio al manubrio della Tornado, Max Tresoldi a curarne i dettagli tecnici e tutti gli amici che ci hanno aiutato l'anno scorso.


BATTESIMO DEL FUOCO
Dunque, ripartiamo da Le Mans, la prima gara del Mondiale in programma il prossimo 21-22 aprile. Ci presentiamo con la solita nostra voglia di lottare, ma certo siamo consci che la sfida sarà ancora più difficile, perché anche se ci stiamo lavorando da parecchio e stiamo facendo più test dell'anno scorso, la gara è la gara e Le Mans, lo sappiamo bene è la gara più dura di tutte. Iniziamo, dunque, con il battesimo del fuoco e se ne verremo fuori bene potremo davvero sorridere. Fate il tifo per noi, stavolta ne abbiamo davvero bisogno...

Il calendario del Campionato Mondiale Endurance 2007

21/22 Aprile: Le Mans 24 Hours
05 Maggio: Albacete 6 Hours
29 Luglio: Suzuka 8 Hours
11/12 Agosto: Oschersleben 24 Hours
15/16 Settembre: Bol d'Or 24 Hours (Magny Cours)
10 Novembre: Doha 6 Hours


Pubblicato da Stefano Cordara, 26/03/2007
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