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WDW 2018: la decima edizione è quella dei record


Avatar di Danilo Chissalé, il 23/07/18

6 anni fa - WDW 2018: foto, video, e Vlog della festa Ducati dei record

La decima edizione del World Ducati Week ha battuto ogni record. Più di 90.000 ducatisti hanno invaso il circuito dedicato a Marco Simoncelli.

WORLD DUCATI RECORD La decima edizione si prospettava senza dubbio come la migliore di sempre, ma forse nemmeno Domenicali e compagni si sarebbero mai aspettati un tale successo. Sarà merito dell’inedita Race of Champions, sarà per festeggiare i 25 anni di una leggenda come il Ducati Monster o per il ritorno a risultati competitivi nelle competizioni, sta di fatto che questa è stata l’edizione più popolata di sempre con ben 91.000 ducatisti a festeggiare le rosse di Borgo Panigale. Chi, come il sottoscritto prima di quest’anno, non è mai stato ad un WDW dovrà sicuramente aggiornare la lista di cose da fare prima di abbandonare la passione delle moto in favore del taglio e cucito. Qui si respira passione… e anche un po’ di PM10, mettetelo in conto.

FIN DAL PRIMO Tale affluenza, fin dal venerdì, è stata davvero inattesa, sia chiaro nulla che l’organizzazione non abbia saputo affrontare con disinvoltura. L’ingresso al circuito avveniva a rilento a causa delle norme di sicurezza restrittive. Tali norme però si sono rivelate fondamentali per ridurre drasticamente il numero di moto rubate all’interno del paddock, grazie ad un sistema di braccialetti che accoppiava il pilota alla propria moto. La cosa che più mi ha impressionato è stata la facilità con cui ci si poteva interfacciare con i propri beniamini, mai così raggiungibili durante l’anno e la disponibilità di quest’ultimi a rilasciare autografi o concedersi per scattare selfie, l’autografo 2.0. Tra i più acclamati, manco a dirlo, un immortale Troy Bayliss che, a discapito delle primavere sul groppone, ha sfidato i giovani alfieri Ducati sia sulle Scrambler nella flat track arena, sia nella Race of Champions in sella alle Ducati Panigale V4S personalizzate.

IMPOSSIBILE ANNOIARSI Grazie alle molteplici attività riservate, al WDW è quasi impossibile annoiarsi: tra shopping, aree tematiche, demo ride e spettacoli qualcosa da fare lo si trova sempre. Quando non si ha proprio nulla da fare si può sempre ripiegare sul buon cibo o su di una passeggiata per ammirare le migliaia di moto parcheggiate, tra capolavori storici e recentissime V4 al primo WDW. A proposito di quest’ultime, ho trovato molto interessante la gara del Monta/Smonta: affiancati da tecnici Ducati si poteva mettere mano al cuore della nuova supersportiva in una competizione testa a testa. In barba alle solite battute sull’affidabilità, ora Ducati vi insegna anche come farvela da soli la manutenzione!

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PILOTI, UNA RAZZA MERAVIGLIOSA Senza ombra di dubbio la vera attrazione erano loro, i piloti. Vederli all’opera lontano dal loro solito contesto è stano, ma comunque appagante. Anche perché liberi dai soliti clichè, scopri che Lorenzo si è innamorato della Ducati come fa un’adolescente milanese in vacanza in Romagna: passionalmente, ma troppo tardi e ora è tempo di andare via. Scopri che Tito Rabat, per non sfigurare nella Race of Champions, si è comprato una Panigale di tasca sua e si è allenato per una settimana a Valencia e scopri che quel vecchio leone australiano di fare il pensionato proprio non ne vuole sapere. Quando tirano giù la visiera è comunque gara, in barba a Tardozzi e alle sue raccomandazioni… Piloti, una razza a parte.

LE GARE Come ogni gara che si rispetti ci sono classiche, trofei e premiazioni. Nella Scrambler Race trionfa ancora una volta Andrea Dovizioso, a suo agio con la polvere e la Scrambler Full throttle, davanti ad un sorprendente Simeon e a Danilo Petrucci. Tutti però aspettavano la Race of Champions, usando le parole di Domenicali: “Finalmente potremmo risolvere la famosa discussione da bar: meglio i piloti della Gp o della SBk?”. Piloti di MotoGP e SBK a confronto ad armi pari, cosa chiedere di più? Nulla, se non magari replicarla ogni anno a fine stagione quando i giochi sono fatti, senza le preoccupazioni di un infortunio che potrebbe compromettere una stagione. Non fraintendete, non è stata una scampagnata, solo la pioggia caduta nel finale ha raffreddato i bollenti spiriti dei più indomiti. La Gara ha stilato una classifica davvero insolita, con Michele Pirro davanti a Tito Rabat e Xavi Fores. Lontani gli ufficiali, con l’unica eccezione Marco Melandri davvero combattivo e a suo agio con la nuova Panigale.

OCCHIO AL FUTURO Il WDW è una festa per il popolo ducatista, quest’edizione invece ha rappresentato per Ducati l’occasione di comunicare al mondo quanto il marchio stia pensando al futuro. Ciò lo si capisce dalle parole di Domenicali che, a margine della Race of Champions ha delineato le linee guida delle Rosse del futuro: desiderabili, tecnologicamente avanzate e performanti. La tecnologia non servirà solo per raggiungere livelli prestazionali più elevati, ma garantirà un livello di sicurezza all’utente senza precedenti. La prova è stata in bella mostra nel padiglione riservato alla Multistrada, con una Multistrada 1200 dotata del sistema radar sviluppato in collaborazione con Bosch che permetterà di implementare la funzione adattiva al cruise control e il blind spot detection. Queste funzioni rappresentano il futuro prossimo di Ducati e saranno disponibili sui modelli del 2020, in cantiere ci sono tecnologie ancora più avanzate che permetteranno alle moto di comunicare con auto ed infrastrutture. Addio carburatori, benvenuti calcolatori.

IL CONTORNO Non pensiate che il WDW si sia fermato solamente sul circuito intitolato a Marco Simoncelli, le attività hanno coinvolto l’intera Riviera Romagnola. La classica parata ha inondato di rombanti Ducati le strade di Misano, Cattolica, Riccione e si è fermata al porto di Rimini, dove Domenicali e soci servivano la Rustiada, piatto tipico di pesce, a tutti i componenti della parata… Strano modo di fidelizzare gli appassionati ma sicuramente fuori dal comune. Festa grande anche sabato con The Sound of Passion: musica in Piazza Roma a Riccione con Nina Zilli e Radio Deejay. Il 10° WDW è stato storico, riuscirà il WDW 2020 a superarlo? Al lavoro Ducati!


Pubblicato da Danilo Chissalè, 23/07/2018
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