Una ricca galleria d'immagini dedicate soprattutto alle special mostra cosa si è visto ai Triumph Tridays '13, il principale evento mondiale per i fan di Hinckley.
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTESi fa presto a dire Triumphisti! E’ questo il primo pensiero che viene lasciandosi alle spalle la colorata kermesse dei Tridays ’13, ottava edizione di quello che è il più grande evento Triumph del mondo. Nella sperduta ma ospitalecittadina di austriaca Neukirchen, ammantata per l’occasione dalla Union Jack, convivono infatti le tre principali tipologie di seguaci di Hinckley: gli sportivi con le tute di pelle, i globetrotter con i completi da viaggio e i nostalgici in abbigliamento di gusto vintage.
QUESTIONE DI FEELING Il quadro che ne emerge è più variegato di quello che si trova ai raduni di altre marche, come Harley o Ducati, dove più o meno tutti professano lo stesso credo motociclistico. In casa Triumph, invece, sono riuscirti a compiere una specie di miracolo: creare un fortissimo senso di appartenenzaanche in presenza di una gamma articolata quasi come quella di un marchio generalista, facendo sentire parte di un unico popolo i membri di tre tribù. Al di là della storia gloriosa del brand, del suo legame sempreverde con Steve McQueen e con le mode del passato, il merito di ciò va diviso equamente tra gli uomini di marketing e gli ingegneri: sono loro che confezionano moto sempre di carattere, che siano modelli da struscio per le vie del centro o da tempone sul giro di pista.
ITALIA UBER ALLES Tutte le Triumph, tra l’altro, si prestano bene a personalizzazioni di ogni genere e anche ciò contribuisce a creare un legame forte tra motociclista e moto, che, tagliata su misura, diventa anche qualcosa da esibire con orgoglio. Non è un caso che le special siano tra le attrazioni principali dei Tridays, da quelle fai-da-te che s’incontrano a ogni pie’ sospinto per le vie di Neukirchen a quelle tirate a lucido dai professionisti del settore, molte delle quali iscritte al Custom Contest. Il concorso tra l’altro ha visto quest’anno primeggiare una moto confezionata in Italia, la Triumph Queen Elizabeth Coronation di Mattia Foroni e del Centro Moto Lodi, ma nella massa spicca anche la realizzazione di Marcus Walz che si vede nella foto di apertura, chiamata proprio Tridays '13.
MUSICA, MAESTRO! Il fatto che ci sia un’enorme mostra di moto a cielo aperto e che queste diano inoltre vita a una parata non è comunque solo uno dei motivi che possono spingere ad andare ai Tridays. Se sfogliando le foto nella gallery vi è venuta voglia di farci una capatina l’anno prossimo, sappiate che a giustificare il viaggio c’è anche in primis… il viaggio stesso: per raggiungere la location c’è farsi venire il sedere un po' quadrato ma c’è solo da avere l’imbarazzo della scelta in materia di belle strade da fare. Non mancano poi i concerti di buon livello (e di ogni genere musicale), la simpatica Rumble, una gara a eliminazione diretta su un breve tracciato su terra a ferro di cavallo, e gli spettacoli di stunt, con Kevin Carmichael. Appuntamento al prossimo anno, allora!