Il bilancio è di quelli che da dimenticare: rispetto al 2012, il mercato delle due ruote chiude il 2013 con un triste -20%
DOVE ANDREMO A FINIRE? Il 2013 in Italia è stato un anno devastante a livello economico. La nostra classe politica non è riuscita a far invertire la rotta al Paese, con i risultati che ben conosciamo, soprattutto in termini di disoccupazione… Per quanto riguarda il mercato delle due ruote, si scopre una situazione altrettanto catastrofica: rispetto all’anno precedente, il 2012, l’immatricolato è sceso di 20 punti percentuali. E badate che nel bilancio non abbiamo considerato la grossa commessa delle Poste Italiane relativa al 2012 (15.611 scooter contro i soli 1.172 del 2013), altrimenti il bilancio sarebbe stato ancora più impietoso: -25,5%. Difficle non chiedersi dove andremo a finire...
NUMBERS I numeri saranno anche noiosi ma fanno capire meglio la situazione. Nell’anno 2013 l’immatricolato si ferma a 153.863 veicoli, con una flessione del -25,5%, di cui 101.109 scooter (-31,3% rispetto al 2012) e 52.754 moto (-11,1%). Analizzando la situazione per cilindrata, la categoria regina è costituita dagli scooter da 300 a 500 cc con 31.814 vendite e un calo del -16,9%, seguiti dai 125 cc con 32.867 pezzi e un -42,6% (togliendo gli scooter delle Poste, il trend diventa -23,9%). Forte anche la flessione per i maxi scooter oltre i 500 cc, con 8.165 vendite (-39,1%), e infine per i 250cc: con solo 3.482 pezzi sono più che dimezzati, -54,2%. Sul lato moto, si conferma al primo posto la categoria over 1000 cc con 16.084 immatricolazioni (-5,6%); a seguire i modelli tra 800 e 1000 cc con 13.107 unità e un -11,1%; seguono poi le medie cilindrate tra 650 e 750 cc con 10.051 moto e un -21,9% e le 600 cc con 2.011 moto e un -37,5%. Interessante il successo delle 300-500cc con 5.299 pezzi e un significativo +22,6%; chiudono infine le 125cc con 4.012 pezzi e -16,3%.
ENDURO UBER ALLES Analizzando invece i settori, emerge il sorpasso delle enduro stradali nei confronti delle naked: le enduro chiudono con 17.499 moto e un -3,5%, mentre le naked scendono a 15.442 vendite e un -17,7%; a seguire ci sono le custom (5.864 immatricolazioni e -7,2 %), le moto da turismo (4.958 moto e -12,1%), le sportive (4.459 unità e -20,4%) e infine le supermotard (3.320 moto e -2,2%). Ecco la classifica delle 20 due ruote più vendute in Italia:
1. Honda SH 150 9.330 pz.
2. Honda SH 300 6.544 pz.
3. Honda SH 125 5.432 pz.
4. Yamaha Tmax 4.264 pz.
5. Piaggio Beverly 300 4.206 pz.
6. BMW R 1200 GS 4.129 pz.
7. Piaggio Liberty 125 3.499 pz.
8. Kymco Agility 125 3.049 pz.
9. Piaggio Beverly 350 2.871 pz.
10. Yamaha Xenter 150 2.546 pz.
11. Yamaha X-Max 400 2.226 pz.
12. Piaggio Vespa GTS 300 2.098 pz.
13. Yamaha X-Max 250 1.712 pz.
14. Honda NC700X Enduro 1.692 pz.
15. Piaggio Vespa LX 125 3V 1.690 pz.
16. Kymco Downtown 300 1.602 pz.
17. Kymco Agility 200I R16 1.529 pz.
18. Honda Integra 1.525 pz.
19. Kymco People One 125 1.449 pz.
20. Ducati Hypermotard 1.353 pz.
MA QUINDI? Quindi, dopo tutta questa sfilza di numeri, qual è il messaggio che passa?Che la gente non ha più soldi, ma soprattutto non ha più soldi da buttare. Il problema vero non sembra il prezzo d’acquisto quanto l'entità dei premi assicurativi: invece di venire incontro ai consumatori, le Compagnie continuano la politica al rialzo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: non si vendono più moto soprattutto a causa dei costi variabili insostenibili per troppe tasche. E dire che basterebbe poco per rimettere in moto, in tutti i sensi, un intero settore...