Lo scorso settembre vi avevamo parlato di un possibile avvicendamento di Ducati Panigale V2 e Triumph 765 nel Mondiale Supersport. Quella che all'epoca sembrava una possibilità oggi è quasi una certezza: il regolamento del campionato WorldSSP cambia e apre le porte non solo a Ducati e Triumph, ma anche a tutta una serie di altre moto. Scopriamo quali e come sono destinati a cambiare gli scenari futuri, nel mondo delle corse ma anche nella produzione di serie.
COME ERA Il nuovo regolamento regala quindi uno scenario diverso, nel quale potremmo vedere diversi modelli di moto darsi battaglia nel Campionato WorldSSP 2022. Ma facciamo un passo indietro. Il Mondiale Supersport è da sempre quello dedicato alle moto derivate di serie di media cilindrata – 4 cilindri fino a 600 cc, 3 cilindri fino a 675 cc e 2 cilindri fino a 750 cc – ma con la categoria delle medie che si è andata impoverendo era diventato quasi un monomarca: tante Yamaha R6, qualche Kawasaki ZX-6R e MV Agusta F3 675.
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COME SARÀ Il cambio del regolamento permetterà alla griglia di rimpolparsi un po', aumentando di molto la varietà dei mezzi, almeno sulla carta. La nuova WSSP 2022 dà accesso alla Ducati Panigale V2 – ci sarà anche Bayliss jr. in sella – ma anche alla MV Agusta F3 800 e alla Triumph ST765R che... non esiste. La sigla non lascia spazio a molti dubbi e dovrebbe trattarsi della naked Street Triple 765 R opportunamente modificata – carene, semimanubri etc. – che già corre nel campionato inglese. Insomma, 2 cilindri fino a 960 cc, 3 cilindri fino a 800 cc e 4 cilindri...
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600 E NON PIÙ 600 Anche per le longeve 600 a 4 cilindri, però, cambia qualcosa. Il nuovo regolamento, infatti, alza fino a 636 cc il limite per le plurifrazionate, permettendo così alla Kawasaki ZX-636R di entrare in corsa. Yamaha, con la sua R6 Race a listino, vede un capovolgimento della situazione e rischia di restare al palo col suo 4 cilindri da 599 cc. E cosa ne sarà di Honda CBR600RR e Suzuki GSX-R600? In Europa le 2 giapponesi – al pari della Kawasaki – non sono più vendute e, come Yamaha, rischierebbero di essere messe in ombra dalle avversarie più dotate in termini di cc.
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IN ATTESA DI CONFERME Ad oggi mancano ancora i dettagli ufficiali sulle moto omologate per il WSSP 2022, ma l'altra discriminante è quella relativa al limite dei giri motore – che avrà il suo bel peso in termini di competitività – per 2, 3 e 4 cilindri. Sembra logico aspettarsi che le 4 cilindri possano spingersi fino a 16.400 giri, mentre per 3 e 2 cilindri sarà imposto un limite più conservativo, così da mantenere la griglia omogenea quanto a prestazioni.
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NUOVE MOTO IN ARRIVO? Il nuovo regolamento e l'accesso delle nuove moto attirerà nuovi sguardi sul campionato? E il successo di un modello o di un altro nel WSSP riuscirà a fare leva sulle vendite in un segmento che negli ultimi anni ha conosciuto un inesorabile declino? Nella mia visione ottimistica un rinnovato Mondiale Supersport potrebbe anche spingere le case ad aggiornare le proprie moto – vedasi CBR600RR e GSX-R600 – o a realizzarne di totalmente nuove, per competere in pista certo, ma soprattutto nella classifica delle vendite.