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Le 10 migliori moto del 2021 provate da Giorgio


Avatar di Giorgio Sala, il 19/12/21

3 anni fa - Dalla heritage made in china alla maxi enduro più Ready To Race

Le migliori 10 moto del 2021: 1290 Adventure S, Tracer 9, Tuareg 660
La mia personalissima - e tassellata - Top 10 delle moto guidate nel 2021. Preparatevi: ce n'è per tutti i gusti

Mai come quest’anno, i giorni che han seguito il 1 gennaio si sono trasformati velocemente in ricordi. Bellissimi ricordi, motociclisticamente parlando. Ed è facendo mente locale su tutto quello che ho guidato negli ultimi 365 giorni che ho pensato di farvi imboccare la mia Memory Lane per scoprire i 10 modelli che più mi han lasciato il segno durante il 2021.

10 - CFMoto 700CL-X Heritage

CFMoto 700CL-X HeritageCFMoto 700CL-X Heritage

Una moto asiatica, scrambler, da circa 6.000 euro. Quando è arrivato l’invito per provare la 700CL-X ho accettato subito, in primis per un motivo: la curiosità. Un brand completamente nuovo che arriva dalla Cina e si fionda in Italia “a muso duro” poteva sfociare in due scenari. Scenario 1: il classico “flop” impacchettato in una location di alto livello. Scenario 2: una moto concreta, interessante, che funziona bene a un prezzo competitivo. Avessi scommesso 5 euro, li avrei puntati sul primo scenario. Fortunatamente, ho ancora quei soldi. La 700CL-X per me è stata una vera rivelazione, perché è la prima volta che il “luogo comune” sulle moto cinesi è stato spazzato via completamente, senza esitazione. Sono curioso di mettere mano sulle novità 2022 di CFMoto, ma nel frattempo premio il loro approdo nel mercato italiano con la 700CL-X Heritage.

La prova della CFMoto 700CL-X Heritage

9 - SUZUKI V-STROM 1050XT

Suzuki V-Strom 1050XTSuzuki V-Strom 1050XT

Già vi vedo che dite “eh ma la V-Strom è arrivata lo scorso anno!”. Come se non ricordassi il – bellissimo -  Giro delle 4 regioni con lei…. Quest’anno, però, metto la V-Strom nella mia personalissima Top 10 perché è stata la mia fedele compagna durante la mia primissima Hardalpitour Sanremo-Sestriere. Nel fuoristrada, sia io sia lei, non brilliamo particolarmente: la mia poca esperienza, la sua luce a terra scarsa, sospensioni piuttosto morbide e un peso di quasi 250 kg. Lei. Io invece ne peso (ormai) 80. A lei serviva un fiero conduttore, a me serviva una moto che mi trasmettesse fiducia e infondesse sicurezza anche quando pensavo “e ora cosa succede?”. Sicuramente con altre moto ci avrei impiegato meno tempo, avrei faticato di meno e mi sarei divertito di più nei tratti off-road. Ma la “Suzu” è stata un vero e proprio mulo di montagna, potevo fare affidamento su di lei ogni volta che la situazione appariva tragica. Una vera moto da adventouring, un mondo che ho scoperto grazie a lei e che potrebbe portarmi sempre più spesso verso la cattiva strada. Pardon, la strada sterrata.

La mia esperienza alla HAT 2021 Sanremo-Sestriere con la V-Stom 1050XT

8 - BMW R 1250 RT

BMW R 1250 RT, la prova del model year 2021BMW R 1250 RT, la prova del model year 2021

Chi non ha mai guidato una BMW RT, non può capire perché è tra le poche moto “definitive” presenti sul mercato. Nel primo contatto della scorsa primavera, ho cercato di trasmettere ogni sensazione alla guida di questa moto nel modo più allegorico possibile. Imponente come una balenottera, ma agile come una farfalla, trovo che il motore esprima al meglio sé stesso su questo tipo di moto. Sul fronte di elettronica e comfort non posso veramente chiedere di più. Se il confine tra auto e moto, in termini di comodità e tecnologia, si assottiglia sempre di più, è anche merito suo. La RT è come la camicia: va bene in tutte le situazioni. In città, tra le curve del passo di montagna, oppure nel viaggio a lungo raggio ai confini dell’Europa. Anche a confronto con le altre sport tourer, la RT ne è uscita a testa altissima. Se pensavo che la precedente RT fosse impossibile da migliorare, mi sbagliavo. Lunga vita alla Renn Touring!

La mia prova della BMW R 1250 RT

7 - Aprilia Tuono 660

Aprilia Tuono 660: la prova su stradaAprilia Tuono 660: la prova su strada

Senza dubbio una delle moto più attese dell’anno, e che non ha deluso le mie aspettative durante la presentazione. Lo ha fatto dopo, nella comparativa delle naked medie: sembrava un po’ fuori luogo. La Tuono 660 esprime un compromesso tra potenza, ciclistica e prezzo che il mercato non è in grado di premiare: la sua è una nicchia troppo ristretta, schiacciata dal prezzo (più basso) delle naked entry level e dalle performance (più elevate) delle naked medie. Ma in un mondo dove si etichetta sempre tutto, per convenienza o convenzione, spesso non si apprezza la moto per quello che è. Questo, ne è l’esempio perfetto. La Tuono 660 non brilla per potenza, mentre i suoi oltre 10.000 euro non la rendono accessibile ai più. Ma sono davvero poche le moto che mi hanno stampato in faccia il sorriso come lo ha fatto lei. I motivi sono tanti: è facile, ha una potenza fruibile su strada, è estremamente comunicativa e agile sulle strade scorrevoli. Ha una posizione in sella molto sportiva: la moto la abbracci, ma al contempo non sei eccessivamente caricato sui polsi. Moto come la Tuono 660 non ne esistono, e non mi sento di esagerare nel dire che probabilmente, dopo di lei, non ne esisteranno. E quando la maggioranza delle persone se ne accorgerà, sarà troppo tardi. Sarà in quel momento che chi ha comprato una Tuono 660, se la terrà stretta.

La mia prova della Aprilia Tuono 660

6 - Triumph Speed Twin 1200

Alla guida della Triumph Speed Twin 2021Alla guida della Triumph Speed Twin 2021

Le heritage e le classic non sono tra le mie moto preferite. Le reputo tendenzialmente moto da nostalgici, per chi è nato qualche epoca prima della mia, e che vuole gustarsi moto poco agili, con poca potenza e una ciclistica approssimativa. Ma come ogni regola, c’è un’eccezione a confermarla. Nel mio caso, si chiama Speed Twin. Tra le strade bellissime del Portogallo ho scoperto che la Triumph non solo ha un motore dall’eccellente coppia, ma va fortissimo, frena come una dannata ed è divertente. La sua inerzia nei cambi di direzione si avverte notevolmente quando si alza il ritmo: richiede infatti esperienza e una certa “disinvoltura” (se così si può chiamare…). Ho sempre definito le moto “con il carattere” quelle che hanno dei difetti tali da farti divertire senza aver paura di atterrare a Fiumicino avvolto dal Tricolore. Ecco, la Speed Twin è tra le migliori “Moto con carattere” che abbia guidato quest’anno.

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La mia prova della Triumph Speed Twin 1200

5 - Fantic Caballero 500

Alla guida del Fantic Caballero 500 Rally 2021Alla guida del Fantic Caballero 500 Rally 2021

Non avevo mai guidato un Caballero 500 prima del 2021. Il mio battesimo con la Fantic più grande in commercio è arrivato a inizio dell’anno, quando la mia voglia di off-road prendeva il sopravvento insieme alla curiosità di provare una delle moto più vendute in Italia. Il Caballero 500 è una moto talmente semplice, facile e accessibile che mi ha lasciato soddisfatto. Un po’ come degli spaghetti alla carbonara in un mondo di piatti gourmet. Una moto di sostanza, con pochi CV e capace di fare praticamente tutto. Tutte le Caballero 500 mi hanno rapito il cuore: una su tutte, la Rally con le sue sospensioni più alte e migliori di quelle “standard”. Come la Speed Twin, anche lei ha “carattere”, ma è in grado di offrire tutto il suo potenziale a ritmi decisamente blandi. Ottima notizia per chi vuole salvaguardare la propria patente. Personalmente la vedrei bene di fianco alla mia fedelissima Street Triple RS, perché sarebbero lo Ying e lo Yang della versatilità su strada: una punta alla pista, l’altra al fuoristrada.

La mia prova della gamma Fantic Caballero 500 m.y. 2021

4 - Yamaha Tracer 9

Yamaha Tracer 9Yamaha Tracer 9

La vecchia Yamaha Tracer 900 era una moto che non mi ha mai convinto fino in fondo. Un’enorme potenziale limitato da evidenti difetti come l’assetto e la scarsa protezione aerodinamica. Con la Tracer 9, Yamaha non ha solamente risolto questi due aspetti, ma ha anche migliorato il motore e anche l’elettronica. Lei, come la RT, rientra perfettamente nella categoria di “moto totali” con cui fare tutto. Il suo vantaggio, però, è un prezzo veramente competitivo in relazione a quello che sa offrire. Il CP3 è tra i migliori motori in circolazione, mentre il nuovo telaio e le sospensioni riviste permettono di gestire meglio la guida a ritmi elevati. La Tracer 900 mi infastidiva, perché on capivo come potesse vendere nonostante i suoi difetti… ora, però, mi sento più in pace con me stesso. E con la Tracer 9.

La mia prova della Yamaha Tracer 9

3 - KTM 890 Duke

KTM 890 DukeKTM 890 Duke

Il discorso relativo alla Tracer 9, nel caso della KTM Duke è altrettanto netto, ma con alcune differenze. La 790 Duke non mi ha mai fatto impazzire: l’agilità dovuta al peso ridotto e la coppia del bicilindrico sono due elementi che insieme funzionavano bene, ma la qualità dei materiali non è mai stata al livello degli oltre 10.000 euro richiesti dai concessionari. La 890 Duke, però, è tutta un’altra moto. Ancora più potente, stessa leggerezza, ciclistica migliorata e un prezzo praticamente uguale. Una moto mille volte più divertente e migliore sotto qualsiasi aspetto, con il look che invece rimane praticamente identico a prima. L’ho apprezzata quando l’abbiamo confrontrata con rivali (ancora più) agguerrite, così come l’ho apprezzata quando le abbiamo dedicato un Cool Factor. Sì, lei è una delle moto più “cool” che potete comprare sul mercato attorno ai 10.000 euro. Divertimento puro.

La mia prova della KTM 890 Duke

2 - Aprilia Tuareg 660

Aprilia Tuareg 660, la prova in fuoristradaAprilia Tuareg 660, la prova in fuoristrada

Se la Tuono 660 la aspettavamo a inizio anno, la Tuareg 660 era attesa per la fine del 2021. E l’attesa, stavolta, ha decisamente superato l’aspettativa. Che, in cuor mio, era anche errata. Pensavo alla Tuareg come una moto da strada capace anche di affrontare l’off-road. D’altronde, Aprilia era da anni che non produceva moto pensate per il fuoristrada. Invece, dopo le prime curve, ho capito subito: lei è una moto da fuoristrada a tutti gli effetti, con una coperta abbastanza lunga da poter mostrare una dinamica su strada strabiliante. Su strada si comporta come un’Aprilia: facile, intuitiva, divertente. Tre fattori che mi han fatto andare molto forte sin da subito. La cosa straordinaria, però, è che è facile, intuitiva e divertente anche in off-road. Tre fattori che mi hanno permesso di raggiungere ritmi che, per un neofito del tassello come me, nemmeno pensavo di toccare. Io l’ho già provata, ma non vedo l’ora di rimetterci mano, soprattutto per confrontarla contro la sua rivale diretta: la Ténéré 700.

La mia prova della Aprilia Tuareg 660

1 - KTM 1290 Super Adventure S

KTM 1290 Super Adventure SKTM 1290 Super Adventure S

Vi ricordate il concetto di “moto totale” espressa in precedenza con BMW RT e Yamaha Tracer 9? Ecco, la KTM 1290 Super Adventure S è veramente la quadra del cerchio poiché aggiunge la possibilità di andare in off-road. Nella comparativa maxi enduro, le sue dirette rivali hanno fatto meglio sotto diversi aspetti, tra cui il comfort. È vero che il motore LC8 un po’ vibra, ma vorrei vedere due pistoni da 650 cc l’uno che erogano 160 CV pronti a fare quello che desiderate: proiettarvi verso la prossima curva, puntare in aria la ruota anteriore oppure accompagnarvi verso la prossima meta. Le maxi enduro sono moto comode, in grado di andare forte. E poi c’è lei, che va forte ed è anche tutto sommato comoda. Insomma, dipende da che cosa cercate. Io, personalmente, guardo al look (se la moto non mi fa sangue, non la vorrei mai nel mio garage), alle performance, alla dotazione di serie, alla tecnologia, e poi se c’è anche il comfort e la possilbità di andare in fuoristrada, tanto meglio. Per questo, nel mio caso, rappresenta la risposta alla domanda “avessi un solo posto in box, quale moto prenderesti?”. L’ho scoperto facendo oltre un migliaio di chilometri in circa 2 giorni. L’ho scoperto durante la comparativa maxi enduro. E sinceramente, non vedo l’ora di poter scoprire altre sue sfaccettature. Lei, è la mia moto dell’anno.

La mia prova della KTM 1290 Super Adventure S


Pubblicato da Giorgio Sala, 19/12/2021
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