Ancora pesante segno meno per le immatricolazioni, con gli scooter a fare da fanalino di coda. Senza gli incentivi si sono fermati anche loro.
NESSUNA NOVITÀ Ormai le parole che ci troviamo a scrivere da qualche mese a questa parte sono sempre le stesse. Si parla si crisi, di trend negativo di mercato in contrazione. Si parla soprattutto dell'assenza degli incentivi che hanno bloccato il mercato. Sì, ma quale mercato?
CHI PERDE? Se guardiamo ai numeri scopriamo che in classifica le moto nuove sono arrivate: la GS vende più che l'anno scorso (3.839 pezzi contro i 2.558 del 2009 nello stesso periodo), che il TMaxYamahaarretra ma di poco (circa 2.000 pezzi in meno su quasi 10.000, ma siamo ormai al terzo anno di vita del modello, che ha esaurito l'effetto novità). Insomma i mezzi importanti, quelli che fanno status e che costano tutto sommato reggono.
SCOOTER A PICCO Questo però ovviamente non basta, se lo scorso anno gli scooter sono riusciti a trainare il mercato (soprattutto i 125cc) quest'anno l'assenza degli incentivi ha stoppato anche loro che, alla fine, erano quelli che beneficiavano di più dei 500 ? di sconto offerti dallo Stato. Ma del resto non si può nemmeno pretendere che la gente cambi scooter ogni anno. Per cui la contrazione c'è e ce la teniamo, alla faccia di chi andava predicando già un anno fa che il 2010 sarebbe stato l'anno della ripresa.
LE MOTO MENO PEGGIO Andando nello specifico scopriamo che rispetto al luglio del 2009 gli scooter scendono del 35%, le moto ''solo'' del 18,8% e la previsione resta comunque di un totale di circa 400.000 pezzi venduti a fine anno, circa centomila in meno del 2009. Un bel numero se comparato con quello di altri Paesi europei, il che fa dell'Italia uno dei principali mercati d'Europa. Certo non ci consoliamo con questi dati ma tant'è di soldi in giro non ce ne sono molti e la moto o lo scooter sono tra le prime cose a essere tagliate dal budget familiare.
UN PO' DI NUMERI Da gennaio a luglio 2010 sono stati immatricolati 233.100 veicoli con un calo del -21,2%, quasi 63.000 unità in meno rispetto all'anno scorso. Il comparto scooter con 159.848 vendite segna un -24,6%; le moto con 73.252 unità registrano un -12,9%. Gli indicatori previsionali da qui alla fine dell'anno non presentano segnali di recupero.
''BENE'' I 300 Nel dettaglio, gli andamenti per cilindrata mostrano una situazione meno negativa per gli scooter tra 300-500cc che con 61.831 veicoli venduti (-10,4%) sono il segmento preferito dagli utenti. Il decremento è più sensibile per i 125cc, con 47.762 unitàimmatricolate (-33%) guardacaso proprio quelli che l'anno scorso hanno maggiormente beneficiato degli incentivi; per i 150-200cc con 34.148 pezzi (-28,9%) e per i 250cc con 14.873 veicoli (-31,9%).
MOTO SOLO MAXI Fra le moto si segnala il successo delle maxi cilindrate da 800 a 1000cc con 18.214 immatricolazioni, pari a +1,7%, e si registra un aumento maggiore per le oltre 1000 cc che con 19.558 segnano un +10,9%. In questo segmento protagoniste sono la BMW R 1200 GS e la nuova Ducati Multistrada che sta andando molto bene. Tali volumi tuttavia non compensano le perdite delle cilindrate medie e piccole: 600cc (la Kawasaki Z 750 ha perso molto anche a causa dell'arrivo di nuovi competitor) con 8.105 unità (-40,1%), le 650-750cc con 16.668 (-28,8%) e le 125cc con 5.301 (-14,5%).
NAKED INDIETRO Il segmento principale delle naked subisce la maggior perdita di volumi con 26.056 vendite, pari a -27,4%; a seguire le sportive con 8.744 unità (-25,6%), mentre cresce l'importanza delle enduro stradali con 18.070 vendite (+2,2%), delle custom con 7.642 unità (+5,5%) e ancora delle supermotard 6.424 (+2,3%)e delle moto da turismo con 5.257 immatricolazioni (+27,1%). Infine, il mercato dei 50cc evidenzia un progressivo nei 7 mesi di 60.822 vendite pari al -8,8%.