Il confronto con marzo 2010 è impietoso e il segno meno, pesante. Anche tenendo conto che quello dell’anno scorso era l’ultimo mese in cui sono stati in vigore gli incentivi, i segnali sono molto negativi.
MARZO NERO Dopo un febbraio in cui molti hanno tirato un sospiro di sollievo, marzo torna nel buio più nero con un segno meno davvero pesante. Le immatricolazioni si fermano a 27.648 pezzi pari al -25,1%. Tale risultato è dovuto ad un andamento negativo per il segmento scooter, quello che più aveva approfittato della coda di incentivi che si ferma a 16.332 veicoli facendo segnare addirittura -34,5%.
SCOOTER IN PICCHIATA Le vendite di moto hanno un calo più contenuto e realizzano 11.316 unità con un -5,7%. Il mese di marzo conta per circa un 12% del totale anno. Anche per i 50cc, che sono prevalentemente scooter, il trend non si discosta con 5.012 registrazioni pari al -23,4%. Il primo trimestre dell’immatricolato chiude con 58.890 veicoli e un trend pari al -21,3%. Le moto presentano una migliore tenuta con 23.439 pezzi -6,8% mentre gli scooter si fermano a 35.451 unità -28,7%.
L’UNICO PIÙ È TRA LE GROSSE Nonostante tutto, le moto di grossa cilindrata continuano a crescere (7622 immatricolazioni +8%) trainata da quel fenomeno di mercato che si chiama BMW R 1200 GS. Ma in generale la Casa di Monaco fa la voce grossa anche con altri mezzi e va sottolineato come in un momento così particolare siano i marchi europei a dominare.
EUROPEE DAVANTI Guardate la classifica delle 100 moto più vendute: inserendo a pieno diritto anche la Multistrada 1200 che ha un totale cumulato di immatricolazioni di 720 unità, e quindi sarebbe la seconda moto più immatricolata, in questi tre mesi troviamo solo moto europee nei primi 6 posti, e credo non succedesse da parecchi anni. La prima giapponese è la Honda CB1000R, anche se per correttezza di informazione andrebbe pure considerata la Kawasaki Z750 che unendo le due versioni (normale e R arriva) a 608 unità.
MAXI AL GALOPPO Se le maxi galoppano, le medie sono sempre in crisi: da 650 a 750cc si fermano a 4.010 unità -21,7%; e le 600 cc con 1964 moto -25,6%. In sofferenza anche le 125cc con 1.413 (-18,6%); mentre anche se con volumi contenuti appaiono in crescita le moto da 300 a 500 cc pari a 1.741 (+10,1%), un segno della crisi? Forse, o forse anche il segnale che in questo momento il mercato è un po’ “estremizzato”, ovvero compra le maxi chi ha molta disponibilità e chi invece di soldi ne ha pochi acquista moto più leggere ed economiche da comprare e manutenere.
PIÙ CUSTOM E TURISTICHE A livello di segmenti e in ordine di importanza le naked con 7.171 unità scendono del 10,3% e sono quasi raggiunte dalle enduro stradali, stabili con 6.984 e solo (-0,7%). A seguire rileviamo in positivo le custom con 2.630 pezzi (+10,2%), le sportive in calo con 2.461 vendite (-33,6%), le supermotard con 1.650 pezzi (-20,8%) e infine le turistiche in ascesa con 1.936 moto (+28,8%). Il segmento dei “cinquantini” vale 12.322 vendite (-15,8%).
Il totale del mercato come somma delle immatricolazione e dei 50cc esprime fino ad oggi 71.212 consegne, pari al -20,4% rispetto al medesimo trimestre del 2010.
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