BIS Portoni serrati e traffico di nuovo regolare, lungo il viale del Lavoro
a Verona. Il
secondo Bike Expo nella città di Romeo e Giulietta si è chiuso dopo una tre giorni di cui oggi si decantano i numeri sul sito ufficiale della manifestazione:
90.000 spettatori, 600 espositori, oltre 300 giornalisti, ecc. Bene, bravi!. Ma una domanda ritorna sempre a mo' di boomerang: quanto (e perché?) durerà la vita da separati in casa con Padova,
due fiere affini nello stesso, identico week-end?
TRANSIZIONE Siamo andati a Verona (a breve arriverà un resoconto anche su Padova) e ne abbiamo ricavato l'impressione di una
manifestazione "in transizione”: un
po' più "Salone”, un po' meno fiera rispetto a prima. Si cerca di dare più spazio e
risalto alla produzione, agli stand delle Case (allestiti dal marchio stesso o dalle principali concessionarie), alle moto di serie.
Non che il custom abbassi il profilo – resta ancora l'anima della festa, il richiamo della curiosità, anche perché
le novità di produzione spesso sono marginali – ma l'attenzione degli organizzatori sembra andare nella direzione opposta.
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LE CUSTOM Detto questo, le "
lunghe forcelle” erano sempre lì ad aspettarci, nei primi tre padiglioni. Quelli dove la luce è più soffusa, gli altoparlanti pompano musica rock pesante e se non sfoggi un tatuaggio di senti quasi a disagio. Gli stand delle custom hanno anche le
scenografie più affascinanti, rievocano rigorosamente scenari hot road americani. E non si negano
qualche bellezza da mettere in sella alle moto, qualora non bastassero le
forcelle chilometriche, le ruote extra-large oppure le cromature murales a generare il solito capannello di gente. Negli stessi corridoi si possono acquistare pezzi di ricambio, abbigliamento da chopper o puri e semplici cimeli, e alla fine si torna a casa carichi come vu' cumprà!
I BRAND Negli altri blocchi,
spazio alle firme, ai "big” come a realtà più piccole, pronte a schierare in prima linea tutto il
campionario che si può trovare nelle concessionarie. Si ammorbidisce la musica negli speaker,
la disposizione degli stand è più ordinata, la viabilità più scorrevole. Poche le novità vere e proprie: nella maggior parte si
tratta di allestimenti speciali, inedite livree o nuove colorazioni. La più grossa eccezione
Bimota (assente all'Eicma), che a Verona ha presentato
in anteprima la DB8 (sportiva ex novo) e
la HB4, la Bimota che correrà nel campionato Moto2 (vedi articoli).
COL SEDERE PER TERRA Finita la scarpinata - previo tour dell'area esterna, dove
oltre ai soliti "circensi” della moto c'è anche chi (giornalisti compresi…) si fa
trascinare da un'auto col sedere per terra per testare la resistenza di un jeans – una sosta per la merenda è irrinunciabile. Se non altro perché, prima o poi, i profumini che si levano dai baracchini fast-food ti costringono a deviare la rotta verso piadine, panini con la porchetta o simili. Scoprendo, con sollievo, che lo scontrino
per birra+panino è diventato meno caro (7 euro contro i vecchi 9). Tocca ringraziare la crisi?