LA SETTEMMEZZO In un mare di maxi da oltre 200 CV (belle eh, ci mancherebbe) quello che manca sarebbe proprio lei. Stiamo parlando di un'ipotetica CBR 750 RR, che andrebbe a inserirsi in una categoria che è stata scossa dalla Panigale V2 2020 (provata a Jerez), affiancando altre rivali del calibro di MV Agusta F3 800 e Triumph Daytona Moto2 765 (che però è un'edizione limitata). In Italia il segmento delle medie ha addirittura perso la sua vecchia portabandiera, la Suzuki GSX-R 750 e quello della Honda 750 è per ora solo un rendering, ma ci piace sognare...
LA CBR DI MEZZO Una CBR 750 RR potrebbe rimpolpare una categoria un po' dimenticata. Rispetto alla sorella maggiore CBR 1000 RR-R provata a Losail da 217 CV, con la 750 RR ci ritroveremmo con una versione da - ipotizziamo - 160 CV (comunque un'infinità!), magari un po' più comoda e improntata all'uso stradale di quanto non sia l'ultima millona della Casa Alata. Esteticamente, poi, questa settemmezzo è bella ca... rica!
Per uso stradale la 750 sarebbe meglio della CBR 1000 RR-R (foto)
CATEGORIA DIMENTICATA Se le 1000 dominano incontrastate, mentre supersport e medie arrancano, qualche segnale soprattutto in quest'ultimo segmento si è visto. Quindi una CBR 750 RR, a nostro avviso, potrebbe ulteriormente rinvigorire la categoria, con sommo godimento di tutti gli appassionati. Insomma, speriamo che il rendering non sia passato inosservato a Tokio...