L'ESEMPIO EUROPEO È possibile andare contromano in bicicletta o con la bici elettrica? Cosa dice il Codice della Strada a riguardo? Si rischiano punti patente? Muovendosi nel traffico delle grandi città, e non solo, capita sempre più spesso di dover fare i conti con i ciclisti che si muovono contromano lungo strade a senso unico. Una situazione che nella maggior parte dei casi si risolve con un colpo di clacson e qualche imprecazione da entrambe le parti, ma che può anche rivelarsi pericolosa, soprattutto per chi si muove in bicicletta. Laddove in molte città (specialmente nel Nord dell’Europa) questo è consentito, qui da noi la situazione normativa è più complessa e per nulla chiara.
- Si può circolare contromano in bicicletta?
- Quali sanzioni e rischi per le bici contromano?
- Si possono perdere i punti della patente?
- Le proposte per il nuovo Codice della Strada
- Il codice della strada attuale vale per le biciclette?
SI PUÒ CIRCOLARE CONTROMANO IN BICICLETTA?
In mancanza di una normativa esplicita, che al momento non esiste, la risposta più sicura è no, non è consentito circolare contromano in bicicletta: sia essa normale o una bici elettrica a pedalata assistita. La situazione però è abbastanza nebulosa e aperta a possibili interpretazioni. Nel dicembre del 2011 il Ministero dei Trasporti aveva emanato un parere secondo il quale era possibile circolare contromano in bicicletta, ma solo rispettando una serie di condizioni particolari. Nella fattispecie:
- La strada si trova all’interno di una zona a traffico limitato (ZTL).
- La carreggiata della strada è ampia almeno 4,25 metri (2,75 mt + 1,50 mt).
- Il limite di velocità per le auto non supera i 30 km/h.
- Un’apposita segnaletica stradale indica la possibilità di circolare contromano.
Se non che, quattro anni più tardi, il Ministero dei Trasporti ha emesso un altro parere, numero 4635/2015, nel quale ha stabilito che sono valide le multe comminate ai ciclisti che circolano contromano in violazione del senso di marcia (indipendentemente dalla pericolosità della condotta), e questo anche in presenza di cartelli stradali integrativi predisposti dal Comune su cui si trova la strada.
CONTROSENSO CICLABILE Sempre in base al parere 4635/2015, l’unica possibilità per autorizzare la guida contromano di bici ed e-bike è che il Comune indichi esplicitamente una direzione obbligatoria per i veicoli a motore e una per i velocipedi come le biciclette, creando quindi quello che viene definito “controsenso ciclabile”. In questo caso le auto possono circolare in una sola direzione di marcia e sono obbligate a lasciare uno spazio della carreggiata a disposizione delle biciclette, intendendo così che non tutta la strada è a disposizione dei veicoli a motore. Questo tratto di carreggiata può essere contrassegnato da segnaletica orizzontale specifica.
QUALI SANZIONI E RISCHI PER LE BICI CONTROMANO?
Le sanzioni per chi procede contromano, secondo l’articolo 143 comma 11 del Codice della Strada (vedi ultimo paragrafo), prevedono una somma da 162 euro a 646 euro. Una cifra che, in corrispondenza di curve, di raccordi convessi o in ogni altro caso di limitata visibilità, in condizioni quindi di estrema pericolosità, passa da 318 euro a un massimo di 1.272 euro.
IN CASO DI INCIDENTE Lo spazio riservato alle biciclette su corsie apposite a senso unico (come descritto nel paragrafo precedente) potrebbe non essere soggetto a sanzioni, ma in caso di incidente tra un’auto e una bicicletta, stante l'attuale confusione normativa, si aprirebbe una vera e propria voragine: stabilire di chi sia la colpa rischia di diventare praticamente impossibile e c’è chi ritiene che debba ricadere addirittura sull’Amministrazione Comunale. Come abbiamo detto, la prudenza è la migliore risposta: rispettate i sensi unici.
Biciclette contromano. quando sì e quando no
SI POSSONO PERDERE I PUNTI DELLA PATENTE?
No, in bici contromano non si rischiano i punti della patente. In una delibera di un paio di anni fa la Cassazione ha finalmente fatto luce su una questione molto dibattuta tra ciclisti e forze dell’ordine: la Corte ha stabilito che la sospensione della patente di guida, o la decurtazione dei punti della patente, non possono essere comminati a chi guida veicoli per cui non è richiesta alcuna abilitazione. Per intenderci: se chi va in bicicletta (anche elettrica, purché a norma) ha la patente e passa col rosso dovrà pagare la sanzione pecuniaria, ma non potrà vedersi togliere i punti dalla patente.
LE PROPOSTE PER IL NUOVO CODICE DELLA STRADA
Al momento ci sono diverse proposte in discussione alla Commissione Trasporti della Camera, volte a rendere un po’ più chiara la normativa in merito alla circolazione delle biciclette e alla tutela dei ciclisti, anche e soprattutto in considerazione del valore di un simile mezzo di trasporto nella lotta all’inquinamento e al traffico nelle città. In particolare, si sta discutendo di:
- Possibilità di circolare contromano indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, ma solo nei centri abitati in cui il limite di velocità è di 30 km/h, riducendo così il differenziale di velocità tra auto e bicicletta in caso di incidenti. In questo caso, le singole amministrazioni dovrebbero farsi carico di adeguare la propria segnaletica stradale. È una norma già in vigore in molte città europee.
- Striscia di arresto avanzata, ossia una ulteriore linea davanti a quella di stop per i veicoli a motore, riservata solo alle biciclette, a cui verrebbe risparmiato di respirare i gas di scarico delle auto in colonna, e darebbe loro la precedenza di movimento quando scatta il verde. Anche questa è una soluzione già molto utilizzata nel Nord Europa.
- Possibilità di circolazione per i ciclisti nelle corsie preferenziali riservate a taxi e mezzi pubblici.
IL CODICE DELLA STRADA ATTUALE VALE PER LE BICICLETTE?
In attesa di futuri ed eventuali adeguamenti normativi, le biciclette (anche le e-bike, quindi le bici elettriche ossia a pedalata assistita) rientrano nella categoria dei veicoli a tutti gli effetti, e come tali devono attenersi alle disposizioni previste dal Codice della Strada. Quest’ultimo è molto chiaro sul comportamento da seguire e precisamente:
- Ci si deve muovere il più possibile vicini al margine destro della carreggiata
- Non si può circolare sul marciapiede, a meno che questo non sia esplicitamente segnalato come pista ciclabile
- Non si possono superare i limiti di velocità
- Non si può attraversare la strada quando il semaforo è rosso
- Non è possibile sorpassare sulle strisce continue di mezzeria
- Va data la precedenza a chi proviene da destra
- Va data la precedenza ai pedoni che attraversano la strada sulle strisce pedonali
Ci sono poi normative specifiche per le biciclette, come l’obbligo di giubbotto ad alta visibilità quando ci si sposta nelle ore notturne, e altre norme per le auto, come l’obbligo di attivare le luci di svolta, che nel caso del ciclista sono derogate - in assenza di tali dispositivi - all’uso delle braccia per segnalare una svolta.