Eccola, finalmente, la Ducati 800, la Desmosedici per la prossima stagione. Già scesa in pista al Mugello con Vittoriano Guareschi, si è vista ufficialmente per la prima volta oggi a Brno, il lunedì dopo il trionfale GP della Repubblica Ceca, questa volta guidata da Loris Capirossi.
La moto è visibilmente diversa dalla Desmosedici GP6: è molto più stretta e compatta, completamente rifatta nella ciclistica, sempre in tubi, ma con il motore che ha una funzione portante. Di fatto, il motore sorregge, da una parte, il supporto del cannotto di sterzo e, dall'altra, ospita il perno del forcellone. La parte posteriore può essere invece considerata una monoscocca. La sella è sorretta da una struttura in carbonio, che ha anche funzione di irrigidimento. Il motore è decisamente più compatto (si parla, ovviamente, sempre di millimetri) e anche la carenatura sarà più rastremata, anche se per il momento è stata adattata quella della GP6.
Ecco le considerazioni del responsabile del progetto, l'ingegner Filippo Preziosi: "Abbiamo analizzato tutte le scelte fatte in passato per vedere se potevano andare bene anche per una 800 cc, arrivando alla conclusione che il telaio a traliccio, il motore quattro cilindri a V e la distribuzione desmodromica siano ancora soluzioni competitive. Abbiamo cercato di individuare i punti critici del progetto segnalati da Loris, che lamentava qualche limite strutturale, con una moto a volte poco reattiva ai comandi dei piloti. Per questo, abbiamo notevolmente irrigidito la parte posteriore. Il motore non è più del tipo "Twin Pulse", perché riteniamo di poter addolcire l'erogazione intervenendo elettronicamente, senza quindi modificare la fasatura degli scoppi".
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