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KTM Off Road 2006


Avatar Redazionale, il 04/07/05

19 anni fa - La MX2 delle meraviglie arriva da Mattinghofen

Le arancioni col tassello si rinnovano nel segno della continuità, aggiornata nei dettagli tutta la gamma, ma la superstar è la nuova SX-F 250 a quattro tempi, e per i telai KTM continua a professare la religione dell'acciaio.

 
NOVITA' IN QUATTRO TEMPI Come tradizione nel fuoristrada non passa anno che i modelli si aggiornino in dettagli più o meno importanti. È una evoluzione continua, tesa ad affinare sempre più le moto. Quest'anno, però, per KTM è tempo di novità, vere e importanti. Visto che la classe MX2 (quella dove corrono le 125 2T e le 250 4T) sta diventando praticamente la classe regina del motocross, a KTM pareva brutto non avere una sua rappresentante a 4 tempi nel segmento.

GIA' IRIDATA Così, dopo un anno di tirocinio che definirei positivo, visto il mondiale MX2 vinto da Ben Townley (che ha dominato anche l'ultima gara svoltasi la settimana scorsa) per il 2006 la SX-F 250 è disponibile anche per i clienti. La filosofia KTM che vuole un anno di sperimentazione direttamente in gara prima del debutto sul mercato è stata quindi pienamente rispettata, e la SX-F si presenta come una delle "quarto di litro" più interessanti dell'anno.


IL PRIMO BIALBERO Il motore è stato riprogettato dal primo all'ultimo bullone: un compattissimo 4T corsa corta che per la prima volta in casa KTM adotta la distribuzione bialbero in testa (con distribuzione a quattro valvole) e tante soluzioni tecniche davvero interessanti. Ne sono molto orgogliosi a Mattinghofen e, altrettanto orgogliosamente, dichiarano dati che nel cross sono quasi sempre lasciati nell'ombra.

GIRA ALTO Il nuovo duemmezzo è accreditato per 39 cv a 11.000 giri, con un regime massimo di ben 13.400 giri. Raffinato nella costruzione, adotta valvole in titanio e cortissmi bilancieri a dito realizzati in DLC (lo stesso materiale utilizzato per i rivestimenti della forcella della Suzuki GSX-R 1000 che, oltre ad essere resistentissimo, ha anche particolari caratteristiche antifrizione).

CAMERA SIGILLATA Per minimizzare le perdite e gli attriti, la camera di manovella è sigillata completamente ed ha solo un forellino compensatore da 1 mm, mentre l'alimentazione è affidata ad un carburatore Keihin da ben 39 mm: un record per la categoria.


MANUTENZIONE FACILE In KTM ci tengono a sottolineare l'attenzione che è stata rivolta al cliente che la moto non dovrà solo usarla, ma dovrà anche lavorarci sopra per la manutenzione ordinaria. Il taglio obliquo del coperchio delle valvole ne è un esempio. Grazie a questa soluzione si potrà accedere alla regolazione del gioco senza nemmeno togliere il serbatoio, così come allo stesso modo si potrà cambiare la candela. L'albero motore è stato equilibrato alla perfezione, così che la SX-F può fare a meno del contralbero che, si sà, assorbe sempre un bel po' di potenza.

CATENA CORTA Visto il regime di rotazione particolarmente elevato è stata accorciata al massimo la catena di distribuzione utilizzando un ingranaggio intermedio tra l'albero motore e gli alberi a camme. E per l'affidabilità in KTM sono disposti a mettere una mano sul fuoco. Proprio durante la presentazione una moto stava girando in Belgio in un circuito sabbioso (molto "stancante" per i motori) e la SX-F aveva già raggiunto le 46 ore filate di lavoro senza aver manifestato alcun problema.


ACCIAIO FOREVER E il telaio? Mentre tutti i giapponesi hanno ormai sposato la causa dell'alluminio, KTM continua a credere fermamente nell'acciaio che secondo i tecnici austriaci è ancora il materiale principe per il fuoristrada: presenta ulteriori margini di sviluppo ed è più facile da riparare. Tutta l'estetica, invece, si è fatta molto più aggressiva, con un look "graffitaro" per le versioni cross decisamente giovanile.

TELAIO PIU' CHIUSO Il resto della gamma ha subito modifiche di dettaglio: un telaio con angolo di sterzo più "chiuso" per migliorare la maneggevolezza è stato adottato da tutti i modelli cross, mentre per i motori due tempi sono arrivati cilindri rivisti, nuove centraline a 16 bit e valvole di scarico modificate per riempire la curva di erogazione. La 125 riceve anche un nuovo cambio a sei marce con spaziatura dei rapporti ottimizzata e uno scarico completamente rivisto; la 250 ha un carburatore più piccolo per migliorare l'erogazione. Le 450 e 525 4T ricevono un nuovo albero motore (450 SX) e nuove guida valvole per migliorare l'affidabilità.


ENDURO PER SE' Le enduro (disponibili nelle cilindrate 125, 200, 250, 300 2T e 250,410,450,525 4T) non sono più mera declinazione delle moto da cross ma modelli sviluppati specificatamente, e questa strada sarà sempre più evidente con il passare degli anni. Le 250 e 300 adottano il nuovo telaio, cambiano nella valvola allo scarico, nel pistone e nella testa, mente la 125 e la 200 cambiano nello scarico, nel cilindro (125) e nei cuscinetti di banco. Modifiche di dettaglio, invece per i motori a 4T che ricevono un nuovo carburatore e un limitatore di coppia sull'ingranaggio dell'avviamento che aumenta l'affidabilità.


RICAMBI ALLA CASSA Tra le cose interessanti da segnalare c'è il competition kit che comprende una vera e propria cassa di ricambi con tutte le plastiche e le decal e per i motori due tempi una coppia di molle per la valvola di scarico con differente rigidezza per variare a piacimento l'erogazione.


Pubblicato da Stefano Cordara, 04/07/2005
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