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Kawasaki ZZR 1200


Avatar Redazionale, il 04/09/01

23 anni fa - Figlia del vento

In anteprima la foto della nuova Kawasaki ZZR 1200 per il turismo veloce, molto veloce. Non è una Ninja ZX-12 R col vestito turistico, ma una ZZR 1100 rimpolpata e rivestita. All'inglese

Brutte notizie per BMW K 1200 RS, Yamaha FJR, Triumph Trophy e compagnia bella…
Insomma, la flotta delle Intercity per il turismo veloce trema di brutto. Arriva infatti da Kawasaki la nuova ZZR 1200. E se la costruisce Kawasaki, che tra i suoi mille business realizza anche i treni, c’è davvero da temere.

TURISMO VELOCE

Non sappiamo ancora se sarà presentata al Salone di Milano, più probabilmente arriverà una settimana più tardi a quello di Parigi, magari sfidando il TGV.
I cavalli per filare attraverso l’Europa non mancano, il quattro cilindri in linea dovrebbe tirarne infatti fuori più di 150.

OCCHIO ALLE SIGLE

È il motore della ZX12 R depotenziato? La cilindrata di 1200 cc potrebbe far pensare a una Ninja un po’ più cicciotta e comoda. Niente affatto, la ZZR 1200 ve la fa solo annusare l’idea del motore da 178 cavalli. Ma non ve la dà.
Sotto le carene c’è infatti il "vecchio" 1100 della ZZR, portato per l’esattezza a 1164 cc utilizzando i cilindroni della forzuta ZRX 1200, quella con la semicarena. Un motore ideale da usare dimenticandosi del cambio, favoriti dalla prepotente coppia motrice.
Non si sa ancora se a sfamarla ci penserà una batteria di carburatori o un più sofisticato sistema di iniezione elettronica, mentre è data per certa la presenza del catalizzatore.

PROMETTE GLI SLALOM

Nemmeno il telaio c’entra qualcosa con il monoscocca della Ninja ZX-12 R. A vedere la foto si nota infatti una struttura perimetrale, presumibilmente derivata dall’ex recordman di velocità ZZR 1100, che già un lustro fa toccava i 288 effettivi o giù di lì.
Dalle foto non si riesce a capire se la trasmissione finale sia a cardano o a catena.
Il primo caso sarebbe preferibile, visto che questa ZZR 1200, oltre alla sigla dell’ex sportiva ZZR, ne prende anche le distanze. Insomma, sembra più logico considerarla l’erede della super tourer GTR 1200 che non un bombardone per le sparate autostradali.
Dalle voci origliate sembra che l’angolo di sterzo sia stato ridotto rispetto alla ZZR 1100. Meno male, visto che quella là era un bel legnone da far girare. Oltretutto l’adozione di cerchi più leggeri e di sospensioni dell’ultima generazione dovrebbe garantire ulteriore maneggevolezza.

BELLA COPIA

E il look? La foto parla da sola. La Kawasaki ZZR 1200 è davvero riuscita con le sue linee tondeggianti. Niente roba tipo Goldrake o Mazinga, solo buon gusto.
Buon gusto inglese, verrebbe da dire senza neanche troppa cattiveria, perché il frontale è troppo ispirato a quello della rivale Triumph Trophy.
Considerata la storica casistica di copie Triumph da parte di Kawasaki, viene da pensare che ad Akashi lavori un designer segretamente innamorato delle moto inglesi. Non potrebbe fare domanda in Triumph? Magari lo assumono.

Pubblicato da Spartaco Belloni, 04/09/2001
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