Kawasaki torna al Gran Turismo e lo fa alla grande con una moto farcita di tecnologia. La GTR 1400 ha tutta l'intenzione di farsi valere in un segmento dove i clienti sono molto esigenti. Derivata dalla ZZ-R è la prima touring con telaio monoscocca. Per il motore arriva la fasatura variabile.
NUOVO CORSO Il nuovo corso intrapreso da Kawasaki qualche anno fa è ormai chiaramente delineato. AdAkashi puntano forte su design e tecnologia, oltre a confermare il proprio interesse per le prestazioni di vertice, da sempre vanto dei modelli Kawasaki. Che si tratti di una supersportiva o di una touring poco importa, Kawasaki deve sempre avere il record di cavalli e di velocità massima.
LA GT PIÙ POTENTE, FORSE Tutto lascia supporre che sarà così anche per questa GTR 1400. Una sigla storica per Kawasaki, che lega la nuova arrivata alla GTR 1000, moto che ebbe poco successo nel nostro paese, ma che fu invece molto apprezzata nel resto d'Europa. Anche per la GTR, come per la nuova Ninja, Kawasaki ha rilasciato pochi dati, sufficienti però a farci capire che su questa moto si sono concentrati gli sforzi degli ingegneri con gli occhi a mandorla, intenzionati ad offrire un prodotto veramente al top.
MONOSCOCCA Il legame con la ZZ-R 1400 è evidente (del resto l'arrivo di una touring derivata dalla velocissima 1400 era stato annunciato al momento del lancio della ZZ-R), per cui la GTR potrà vantarsi di essere la prima GT con telaio monoscocca. Anche il motore deriva dalla ZZ-R (cavalleria ignota, ma sicuramente la scuderia della GTR sarà molto ben fornita), con, in più, la ciliegina della distribuzione a fasatura variabile (denominata VVT Variable Valve Timing) che dovrebbe assicurare una erogazione ancor più adatta al tipo di moto.
CARDANO CHE PASSIONE L'altra modifica importante per il quattro cilindri è riguarda la trasmissione che passa dalla tradizionale catena all'albero con giunto cardanico, mentre è stata abbandonata la soluzione 4 in 2 per lo scarico: sulla GTR i quattro cilindri confluiscono in un ciclopico silenziatore singolo che sfocia ben oltre la borsa laterale.
QUATTRO BRACCI In Kawasaki, poi si sono sbizzarriti con la sospensione posteriore (per non essere da meno di BMW?), denominata Tetra Lever che, così ad occhio, sfrutta il principio del quadrilatero deformabile per annullare ogni beccheggio del retrotreno ed ammorbidire al massimo la trasmissione della potenza.
ANIMA SPORTIVA La filosofia sportiva di Kawasaki la ritroviamo nella forcella a steli rovesciati, nelle pinze radiali Nissin (altra primizia per la categoria) o nell'inclinazione del cannotto di sterzo identica a quella della ZZ-R che a detta di Kawasaki assicura una guidabilità molto elevata.
DI TUTTO, DI PIÙ La dotazione, da quanto trapelato finora, dovrebbe essere ricchissima: oltre alla presenza, scontata, delle borse laterali di serie, del cupolino regolabile elettricamente e dell'ABS di ultima generazione si parla di sensori di pressione dei pneumatici e di sistema KI-Pass per il riconoscimento e l'avviamento della moto tenendo comodamente la chiave in tasca (meglio noto come Smart Key, oggi tanto in voga tra le auto), e certamente non si limiteranno a questi gadget elettronici. Kawasaki presenta questa moto come un modello 2008. Sicuramente sarà esposta ai saloni invernali ma per vederla sulle strada occorrerà quindi attendere un bel po'.