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SBK 2010

Gran Premio di Imola


Avatar Redazionale, il 26/09/10

14 anni fa - Biaggi è il primo italiano Mondiale in superbike

Max Biaggi centra il suo quinto mondiale ed entra nella storia. È il primo italiano a conquistare l'iride della Superbike. A Imola gare spettacolari e ad alta tensione. Ad Haslam l'onore delle armi.    

SOGNO SFUMATO Il sogno mondiale di Leon Haslam, va letteralmente in fumo più o meno a metà di Gara2 a Imola. Fino a quel momento il velocissimo figlio d'arte era riuscito a restare aggrappato con i denti al mondiale cancellando la matematica. Era in scia a Max Biaggi e forse avrebbe anche provato a passarlo. Ma il motore della sua GSX-R 1000 ha ceduto di schianto mandando in lacrime il box Suzuki e, scommettiamo, anche lui.

BIAGGI A 5STELLEUn'uscita di scena spettacolare come spettacolari sono state le gare di Imola che hanno incoronato Max Biaggi re del mondiale, il quinto per lui, il primo su una derivata di serie. Nell'anno peggiore per la Ducati ufficiale (che qui però ricordiamo ha portato tre piloti a podio e ha vinto due gare. E meno male che fa fatica contro le 4 cilindri) è stata l'altra Casa italiana a raccoglierne l'eredità.

APRILIA POWERL'Aprilia, rientrata solo lo scorso anno nel mondiale, ha messo in campo tutta la sua forza e tutta la sua capacità di "fare le corse" puntando su un "vecchietto" che a 39 anni guida ancora alla grande e su una squadra che ha fatto incetta di mondiali nella 250. Biaggi ha vinto perché la RSV4 Superbike è una gran moto, ma le moto non vincono da sole, alle spalle c'è stata una grande squadra. Ha sbagliato pochissimo, caduto praticamente mai, ha sofferto quando c'era da soffrire ma i punti li ha sempre portati a casa. E a Imola ha anche rischiato, perché l'uscita di pista in gara 1 poteva essergli fatale e compromettere tutto. Se nell'attraversamento della pista ci fosse stata una collisione con un altro pilota l'incidente sarebbe stato spaventoso.

BRACCINO? Probabilmente è anche per questo che nella prima manche a Max è venuto il cosiddetto "braccino" se vista da fuori la sua escursione fuori pista faceva paura, immaginatevi da su. Nella seconda manche però il romano ha davvero tirato fuori gli attributi, ha capito che Haslam era tutt'altro che rassegnato e ha attaccato, rischiato anche qualcosa contro piloti che qui a Imola non avevano niente da perdere come Sykes o Lanzi. PODIO MANCATOLui voleva salire sul podio per rendere la festa ancora più grande, non c'è riuscito ma ha fatto festa lo stesso. Alla fine è lui il primo italiano a vincere il mondiale, e meno male che c'è la Superbike quest'anno altrimenti, "dall'altra parte" L'Italia sarebbe drammaticamente a secco di titoli.

HASLAM UN GRANDEAd Haslam va dato l'onore delle armi, comunque, la Suzuki non è l'Aprilia si è capito, e il Team Alstare non può contare sulle forze di un reparto corse ufficiale. Ma tutti hanno lavorato al massimo per dare ad Haslam la moto migliore possibile. Haslam non ha mai mollato, a Imola ha mostrato ancora una volta di che pasta è fatto. Velocissimo determinato ha spinto come un matto anche sul bagnato di una superpole molto complicata.

L'IMPOSSIBILE Ha tentato anche l'impossibile per mangiare quanti più punti poteva a Biaggi in gara 1. Ha rischiato e anche sbagliato. Ma ci stava perché era così che doveva correre, in gara 2 è stato tradito dalla moto che mai si era rotta quest'anno. Ma le gare sono anche questo, e resta il fatto che tra le nuove leve del mondiale Superbike Leon è senz'altro uno dei più seri candidati a diventare campione in futuro. L'anno prossimo andrà in BMW, li ci sono ancora più soldi, ma una moto che ancora non sembra ancora matura. Vedremo se si ripeterà.  

CHE PISTA!Imola, come sempre, manda in scena gare di un'intensità straordinaria, dimostrando se ancora ce ne fosse bisogno, che quando i circuiti non sono disegnati da un computer ma seguono l'orografia del territorio lo spettacolo ne guadagna. Qui anche oggi abbiamo assistito a duelli fantastici, che ci hanno riportato alla memoria quello tra Edwards e Bayliss per la conquista del mondiale 2002. Un circuito che vive sempre tra grandi problemi, che sembra dover essere chiuso da un momento all'altro e che invece andrebbe salvato come patrimonio dell'umanità! Certo magari andrebbe riasfaltato (i cambi di aderenza sul bagnato erano drammatici) ma qui i piloti si esaltano.

CHECA GRANDE DOPPIETTA Si è esaltato Carlos Checa, autore di una doppia vittoria imperiosa si è esaltato Lorenzo Lanzi, incredibile in Gara 1. E si è esaltato anche Tom Sykes che da quando è stato trombato dalla Kawasaki ha corso quattro gare esagerate. Forse i capoccia di Akashi si stanno convincendo a dargli un posto su una terza moto (le altre due sono per Vermeulen e Lascorz) e forse una piccola pulce ci si è infilata nell'orecchio.

VERDONA COMPETITIVA Stranamente, da quando è stata presentata la nuova moto al Nurburgring la Kawasaki si è trasformata da brutto anatroccolo a cigno. Della nuova si dicono già meraviglie, ma vuoi vedere che qualche pezzettino è già finito su questa?


Pubblicato da Stefano Cordara, 26/09/2010
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