Nel GP delle sorprese, Lorenzo scende per la prima volta dal podio e Stoner torna finalmente alla vittoria. Pedrosa rosicchia ancora punti e il mondiale è tutt'altro che chiuso.
VIVA LE NOVITÀ Pista nuova, volti nuovi, situazioni nuove. Il GP di Aragon non solo ha portato a conoscenza del circus un circuito fantastico per andamento e altimetria, ma ha anche dato una piccola scossa alla classifica e alle sicurezze di Jorge Lorenzo. Lui, che sembrava imbattibile, non riesce più a vincere, ha corso le ultime gare in difesa e anche se non lo dà a vedere è incavolato nero. Incavolato perché Pedrosa continua lentamente a rosicchiare il suo vantaggio, perché la Honda dello spagnolo adesso vola (impietoso il sorpasso sul dritto ad Aragon) e va molto più forte della sua M1 e perché adesso si è messo in mezzo anche Stoner.
IL RITORNO DI STONER L'australiano in terra di Spagna è sembrato improvvisamente rinato. Ritrovato il feeling con l'avantreno ha demolito tutti, in prova e in gara. In Ducati hanno lavorato senza sosta per dare a Casey la miglior moto possibile e la soluzione sembra essere stata il riposizionamento del motore nel telaio (15 mm più indietro) che, cambiando la distribuzione dei pesi, avrebbe compiuto il miracolo. E con una moto che gli piace, il cangurino di Kurri Kurri è tornato a bastonare tutti.
HAYDEN ALLA GRANDE Non bastasse, la Desmosedici in questa configurazione piace anche ad Hayden che ha corso alla grande pure lui si è piazzato davanti a Lorenzo con un sorpasso magistrale all'ultimo giro, centrando un risultato storico che ha visto due Ducati sul podio. Altro che arrabbiarsi! Il Maiorchino la vede grigia; probabilmente il mondiale lo vincerà lui, ma non riuscire più a dominare come all'inizio della stagione e prendere continuamente paga dall'odiato rivale spagnolo non lo rende affatto felice. E con 125 punti ancora in palio non c'è da dormire sonni tranquilli.
BEI DUELLI Da qui in avanti aspettiamoci belle gare, quella di Aragon per me lo è stata perché la pista è bellissima, abbiamo visto piloti guidare bene e anche qualche duello spalla a spalla come quello tra un sempre più consistente Spies e Dovizioso, finito solo alle ultime curve con la caduta dell'italiano.
ROSSI SOFFRE E Rossi? Non pervenuto, il sesto posto di Aragon è uno dei peggiori della sua carriera. È chiaro che Valentino ha dei problemi fisici perché tutti sanno benissimo che questo non è il suo livello. E alla fine è uscita anche la verità sul suo stato di salute. L'incidente alla spalla, da tutti sottovalutato, alla fine si è rivelato ben peggiore della frattura del Mugello. È dall'inizio del campionato che Rossi soffre, soffre probabilmente molto più di quel che dice. Non guida al meglio e in un campionato di così alto livello se non sei al top non vai avanti.
...E SI OPERA Venuti meno anche gli stimoli, il nove volte campione del mondo sembra aver tirato un po' i remi in barca mettendo in forse perfino il suo finale di stagione. Vuole operarsi, sistemare la questione ed essere in piena forma per il 2011. Non sarà subito, non prima di aver fatto le tre gare extraeuropee, ma può essere che sia prima della fine del campionato. Anche perché Rossi non ha certo voglia di fare il comprimario.
TRITTICO TERRIBILE Intanto adesso ci si sposta dall'altra parte del mondo, le gare di Giappone, Malesia e Australia in rapida successione rappresentano il momento cruciale della stagione. Pedrosa spera di ritrovare ancora una Ducati come quella di Aragon alleata perfetta per mangiare altri punti a Jorge. Lorenzo spera che la Yamaha porti il nuovo motore più potente. Tra i due sarà anche una guerra di nervi e la cosa va a vantaggio di Pedrosa che in fondo non ha niente da perdere, lui.