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MotoGP 2009

Gran Premio della Repubblica Ceca


Avatar Redazionale, il 15/08/09

15 anni fa - In una gara con tanta tattica e poco spettacolo Valentino fa 102 e mette una grande ipoteca sul nono mondiale. Gravissimo l'errore di Lorenzo che regala un secondo posto insperato a Pedrosa. Assente Stoner per motivi di salute la MotoGp cerca affannosamen

In una gara con tanta tattica e poco spettacolo Valentino fa 102 e mette una grande ipoteca sul nono mondiale. Gravissimo l'errore di Lorenzo che regala un secondo posto insperato a Pedrosa. Assente Stoner per motivi di salute la MotoGp cerca affannosamente protagonisti.


CHI LO BATTE? Cercasi rivali disperatamente, Carmelo Ezpeleta presto appenderà questo cartello fuori dal blindatissimo paddock della Moto GP. Perché il signore e padrone del massimo campionato motociclistico del globo terracqueo sa bene che Valentino da solo basta a far girare alla grande il business della Moto GP, ma sa anche che la "macchina da guerra" Rossi per funzionare al meglio deve avere un avversario da demolire.

ANSIA DA PRESTAZIONE Forse sperava che Lorenzo durasse un po' di più, ma nemmeno il maiorchino (che era, resta e sarà ancora in futuro uno tostissimo) non ha saputo gestire quella che mi permetto di chiamare "l'ansia da prestazione", ovvero la voglia smisurata di battere Valentino Rossi, di dimostrare di essere migliore di lui o, almeno, al suo livello.  Un'ansia da prestazione, che credo alla lunga colpisca tutti quelli che con Rossi si devono confrontare e che li porta molto spesso a compiere degli errori.


IL CAMALEONTE Peccato però che, tranne un paio di eccezioni (Hayden nel 2006, Stoner nel 2007) ad emergere sia sempre e solo lui, che, camaleontico, è in grado come nessuno di adattarsi a moto, situazioni e avversari differenti cambiando non solo il modo di correre ma anche la strategia per minare le sicurezze del "nemico" di turno. Se poi il nemico guida la stessa moto è veloce, bravo nella guida e un po' sbruffone come Lorenzo ecco trovato l'avversario perfetto.

PRIMA VINCI POI CHIEDI Nell'estenuante tira e molla che Lorenzo sta portando avanti con la Yamaha per avere più considerazione (soprattutto più soldi) adesso manca un altro tassello importante, la caduta di Brno dimostra ancora una volta che soprattutto in questo periodo di magra finanziaria prima di chiedere occorre dimostrare, e Jorge ha dimostrato per ora tanta aggressività nella guida quanta poca capacità nella gestione della gara.


IMPEGNO AL MASSIMO Va detto comunque che Lorenzo è bravo, velocissimo, costringe Valentino agli straordinari in prova (Valentino storicamente non è un poleman e i numeri della sua carriera lo certificano ma ultimamente pur di stare davanti a Jorge e velocissimo anche in qualifica) e in gara, ma qui come a Donington ha dimostrato di mancare proprio nei momenti cruciali quelli dove l'esperienza fa la differenza.

SOTTILE PIACERE Andando oltre le dichiarazioni di circostanza di Rossi: "peccato che Lorenzo sia caduto" c'è da credere che stasera nel motorhome del Tavulliese ci sia festa grande, l'uscita di scena del rivale che sbaglia mentre cerca di resisterti è quella che di sicuro dà il piacere più sottile, e chi ha corso anche solo una volta in moto sa cosa intendo dire.

SIAMO A 50 E adesso sono 50 punti di distacco, un' infinità se consideriamo lo stato di forma di Rossi e della M1. Già la M1, una moto così a punto così competitiva che ormai i distacchi con "gli altri" si misurano in decine di secondi. Lo dimostra un Pedrosa contento solo in parte di essere arrivato secondo, ma decisamente seccato di aver preso ben 11 secondi dal vincitore.


IL PODIO DEL LICENZIATO In ogni caso due Honda sul podio ci sono arrivate, l'altra è quella di Elias, uno che ha già le valigie in mano visto che è stato licenziato da Gresini. Poteva anche essere quella di Dovizioso, ma quando si corre in condizioni normali il vincitore di Donington è abbonato alla medaglia di legno. Ecco un altro che non è soddisfatto per niente del proprio campionato.

SI PUÒ FARE DI PIÙ Ma probabilmente la lista degli scontenti è molto lunga, Capirossi che certo si aspettava di più da una moto che va forte solo in inverno (a Brno comunque ha fatto bene) oppure Hayden ad esempio. A Brno, la sua è stata la migliore Ducati ma il sesto posto (miglior piazzamento del campionato, anche perché… non c'era Stoner) non lo soddisfa.


MANCA STONER, MANCA LA DUCATI Come era lecito aspettarsi avendo visto tutte le altre gare, senza Stoner la Ducati finisce indietro ed è meglio che a Borgo Panigale inizino a pensare bene al futuro, perché se i malanni di Casey non dovessero sistemarsi trovare la ricetta per tornare protagonisti è roba molto complicata. Gli 8 milioni che, si dice, sono stati offerti a Lorenzo sono sintomo di questa ricerca smodata di un top rider "alternativo" che piaccia anche allo sponsor.

KALLIO CHE FAI?Kallio sta avendo la sua occasione ma certo per ora non l'ha sfruttata bene, due cadute in una gara e prestazioni inferiori alle attese non sono un buon inizio. Il finnico ha ancora almeno due possibilità, in attesa che torni Stoner, vedremo se saprà giocarsele al meglio.


MISTERO CASEY Quanto al mistero che aleggia sull'australiano della Ducati credo che nessuno sappia realmente cosa stia succedendo tranne lui stesso e la Ducati. Certo è che per mollare così con un Mondiale ancora virtualmente raggiungibile la cosa deve essere proprio seria. Casey è un uomo importante per il Campionato e per lo spettacolo, tutti ci auguriamo che torni al più presto. Cercasi rivali disperatamente. Appunto.

Pubblicato da Stefano Cordara, 15/08/2009
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