Dopo lo smacco subito al Sachsenring Stoner rende il favore a Lorenzo e si riprende i 5 punti persi in Germania. Gara corsa ad altissimo livello quella di Laguna Seca che relega gli altri a ruoli da comprimari. Da qui alla fine del campionato aspettiamoci dei grandi duelli.
MOMENTO CLOU C’è sempre un momento in un campionato in cui le carte in tavola diventano chiare, in cui si capisce che alla fine saranno solo in due a giocarsela, in cui si mettono ben chiare le carte in tavola. Il GP di Laguna Seca ha rappresentato spesso questo momento e anche quest’anno non ha fatto eccezione. Il tortuoso tracciato californiano è stato teatro di una gara molto bella, appassionante e ha ragione un Dovizioso quasi rassegnato quando afferma “il livello è altissimo, quei due la davanti hanno fatto tempi impressionanti”.
TIRATI AL MASSIMO È vero, la lotta tra Casey Stoner e Jorge Lorenzo è ormai un faccia a faccia aperto a ogni risultato. Non ci sono stati molti tatticismi a Laguna Seca, hanno tirato tutti come pazzi, Lorenzo per scappare Stoner per riprenderlo, Pedrosa per cercare di restare attaccato (finché il fisico non lo ha mollato, ma occhio, lo spagnolo va anche lui da far paura!) al duo delle meraviglie. E gli altri si sono dovuti accontentare di arrivare a distacchi importanti.
DISTACCHI ABISSALI Pedrosa è stato l’unico a restare entro i 10 secondi di distacco, Spies (che, va detto, all’inizio ha perso tempo a causa di una brutta partenza e poi per passare Rossi), e Dovizioso hanno preso 20 secondi, Le Ducati ufficiali 30, gli altri nel baratro, o peggio caduti come Simoncelli “atterrato” mentre cercava di reggere al ritmo forsennato impresso da Lorenzo. E su una pista così corta questi distacchi fanno ancora più impressione.
CHI SBAGLIA PAGA La sensazione è che da qui in avanti sarà lotta aperta tra i due, entrambi dovranno tirare al massimo ed entrambi non dovranno commettere errori perché la lotta sarà per la conquista di ogni singolo punto e gli altri sono li, pronti ad approfittarne, Dovizioso e Pedrosa in primis che non si sentono ancora assolutamente tagliati fuori (finché la matematica non li condanna fanno benissimo) e sanno che se quei due la davanti tirano così, la possibilità che cadano in qualche errore è tutt’altro che remota.
CAMBI DI FRONTE Ma la gara di Laguna ha dato molti segnali importanti. Lorenzo aveva rialzato la cresta, il galletto della Yamaha voleva far capire a quello della Honda che era lui il re del pollaio. Le ultime gare ci avevano consegnato uno Stoner un po’ più “appannato” (anche se appannato per uno che va sempre a podio non è proprio il termine giusto) e un Lorenzo in grande crescita. Stoner sembrava meno efficace del solito, Lorenzo grazie al ritorno alla ciclistica 2010 sembrava tornato imbattibile.
HONDA MOTORE YAMAHA TELAIO Anche a Laguna si notava a occhio come la Yamaha fosse ciclisticamente perfetta, ma Lorenzo forse ha chiesto troppo alle sue gomme (e al suo fisico segnato da un volo terrificante in prova) e Stoner che pareva anche stavolta fuori da giochi lo ha ripreso e passato d’autorità. Stavolta non ci si può lamentare per la mancanza di sorpassi… Proprio come accadde nel 2008 nel duello tra Rossi e Stoner, chi ha perso la sfida sembra avere accusato il colpo.
LA GARA DEGLI ALTRI Poi, a Laguna c’è stata anche la gara degli “altri”. Da Dovizioso in giù. Rossi ha portato a casa l’ennesimo sesto posto, figlio di una buona partenza e di una voglia smisurata di stare con i primi. Certo avrà anche “tappato” Spies nei primi giri, ma con questa gara Rossi credo abbia dimostrato che di voglia ne ha ancora parecchia. Mai visto prendersi così tanti rischi in prova (staccate con la moto agitata a ruota posteriore sollevata) e in gara (imbarcate e avantreno che chiudeva visivamente anche dalla TV) per girare comunque un secondo più lento rispetto agli altri.
SIAMO AL LIMITE Inutile girarci attorno, il limite della moto al momento sembra essere quello, un limite che magari si riesce a oltrepassare per un giro “alla morte” ma che poi riemerge inesorabilmente durante la gara quando il passo non ti perdona. E se i tifosi sono delusi, fidatevi, che i più delusi di tutti sono proprio gli uomini in rosso, Rossi per primo. Il problema è che in Ducati sembra regnare un’enorme confusione. Il fatto di aver portato due moto differenti (la vecchia e la nuova) a Laguna Seca mostra che team e squadra (e pilota) viaggiano in una costante incertezza.
CONFUSIONE ROSSA Le prove di una gara dovrebbero servire a mettere a punto la moto, mentre in Ducati (a metà stagione) si “spreca” tempo a decidere con che moto correre (venerdì ha provato anche Hayden le due moto scegliendo poi la vecchia per andare sul sicuro) già provare nuove soluzioni durante il week end di gara è qualcosa di quasi improponibile a quei livelli, figuriamoci provare due moto differenti.
VACANZA DI LAVORO? La breve “vacanza” da qui alla gara di Brno (il 14 Agosto) servirà alla Ducati per riordinare le idee? Vedremo. Certo che questo mondiale che in inverno sembrava scontato è più aperto che mai. E lo spettacolo si preannuncia interessante.