Gilera ci riprova con le moto 50 e sforna due modelli molto aggressivi buttandoli sul mercato proprio nel periodo della fine delle scuole. Tempismo perfetto? Forse, ma i due cinquantini della casa degli anelli hanno tutte le carte in regola per ben figurare in un segmento sempre più ricco di proposte.
Piatto ricco mi ci ficco? Il piatto in verità tanto ricco ancora non lo è, ma potrebbe presto diventarlo, vista la tenacia e la frequenza con cui le case propongono modelli nuovi. Il settore in fermento, lo avrete capito, è quello delle moto 50 cc, che dopo essere state messe in un cantuccio dalla dilagante moda degli scooter sta tornando prepotentemente alla ribalta. Insomma a quanto pare tra gli adolescenti, sta tornando la voglia di moto. Quindi, sotto con una marea di nuovi modelli, supermotard soprattutto, perché è questa la categoria che pare aver risvegliato le moto a marce dal torpore in cui erano cadute.
Gilera, da sempre presente nel settore, adesso alza il tiro, presentando a sorpresa due nuovi modelli molto aggressivi. Enduro col tassello la RCR, supermotard tutta pieghe e derapate la SMT. Come sempre accade in questo segmento le due moto hanno in comune le sovrastrutture, il motore e il telaio.
Proprio il motore pare essere il fiore all’occhiello delle due nuove Gilera. Il due tempi raffreddato a liquido con ammissione lamellare mostra credenziali da vero "peperino", erogando ben 8,5 cavalli a 9.000 giri, gestiti da un cambio a sei marce. Il catalizzatore allo scarico lo fa rientrare nei limiti Euro 1, così si potrà andare a scuola anche nei giorni di blocco del traffico.
A fare da contorno al pepato motorino, c’è una ciclistica da moto grande: il telaio perimetrale in acciaio è condito con sospensioni idrauliche dalla diversa taratura ed escursione. La forcella Paioli è da 36 mm con corsa di 190 e 175 mm rispettivamente per Enduro e Supermotard. Anche il forcellone è realizzato in acciaio a sezione variabile e grazie al monoammortizzatore offre un’escursione di 182 e 180 mm.
Piccole differenze per quel che riguarda l’impianto frenante, ovviamente a favore della supermotard che vanta un disco anteriore da ben 260 mm (240 sulla RCR) mentre il posteriore è da 180 mm per entrambe le moto.
Linee spigolose e sfaccettate e grafiche estremamente aggressive completano l’opera di conquista dei giovanissimi.
Giovanissimi che purtroppo dovranno stimolare papà con una pagella impeccabile visto che il prezzo di acquisto non è propriamente contenuto. Moto sono, e come moto si pagano: 2.500 € per la RCR, 2600 per la SMT, entrambi franco concessionario. Saranno disponibli da giugno.