Ad un anno di distanza dalla comparsata dell'Intermot è pronta in versione definitiva la moto più milanese che c'è. Diversi allestimenti di motore e prezzo consentono di farsela quasi su misura. I pochi pezzi prodotti all'anno non fanno lievitare il listino, almeno finche non si cede alla tentazione dell'optional .
UN ANNO DA NUMERO VUN Un anno fa, infilata nei teutonici stand dell'Intermot c'era anche lei, l'interpretazione lombarda della motoleggera tutta agilità e divertimento. Tutta fatta in casa, con il dolce sapore delle realizzazioni artigianali, la Vun era una scommessa in 12 mesi si è trasformata moto è pronta per essere prodotta in serie proposta all'Eicma in uno stand dove il body painting di un paio di donzelle attirava gente a sciami. Ma, distrazioni a parte i commenti per la Vun sono stati molto positivi, anche perché la manifattura artigianale e la produzione limitatissima (massimo 100 pezzi all'anno) non hanno influenzato più di tanto il prezzo finale di 12.850 €.
SAI DOVE PARTI... Ma non sai dove puoi arrivare, perché il prezzo della Vun è da considerare una semplice base di partenza per chi, appassionato per la bella meccanica non resisterà ad attingere al catalogo d'accessori. Si va dal potenziamento del motore (fino a 68 cv), a diverse verniciature del telaio, passando per i cerchi (differenti finiture), le sospensioni (differenti forcelle e ammortizzatori) la sella (vinile o camoscio). Insomma la Vun forse si chiama così anche perché sarà unica, vostra. Con tutte le possibilità che ci sono trovarne due uguali sarà molto difficile
UN CILINDRO CON TANTI CAVALLI Unico punto fermo Il motore, Bombardier-Rotax da 652 cc a quattro valvole alimentato ad iniezione elettronica con un corpo farfallato da 52 mm e un doppio iniettore. Soluzione sufficiente per erogare una potenza di 54 cv a 7000 giri, (molto interessante per un monocilindrico), ma su richiesta si può avere anche la versione depotenziata a 34 cv (senza sovrapprezzo) o potenziata a 68 cv (con un sovrapprezzo 2.650 €). Il motore è stato scelto anche per la facilità di reperimento ricambi e di manutenzione. Al di là della garanzia data dal costruttore, il Rotax è riparabile facilmente in qualsiasi officina BMW.
TRALICCI Attorno al compatto monocilindrico (che scarica da un silenziatore sotto al motore come vogliono le ultime tendenze) è stata creata una ciclistica essenziale, e compattissima, composta da un telaio a traliccio e da un forcellone entrambi in acciaio. Non ci sono leveraggi progressivi, l'ammortizzatore è lavorato secondo lo schema cantilever. Di base i cerchi sono a raggi, con il pneumatico posteriore da 160/60 che asseconda la voglia di maneggevolezza della Vun. Dischi a margherita, pinza radiale anteriore e ammortizzatore Ohlins già nel modello base testimoniano una dotazione di ottimo livello. La strumentazione completamente digitale è invece annegata completamente in un minuscolo cruscotto in carbonio.
NUDA PER DAVVERO Ovviamente le sovrastrutture sono ridotte all'osso.
Serbatoio, sella codino sono realizzati in alluminio e non c'è nulla più, rispetto al prototipo visto a Monaco sono arrivati nuovi convogliatori che ricordano nella parte laterale le branchie di uno squalo. Tutto piazzato su un interasse di soli 1386 mm e con un peso di 135 kg a secco, (liquidi compresi).GUARDALA DA VICINO