Presentato il team bavarese per la stagione 2010 del campionato SBK. Ancora Corser e Xaus in sella alla S1000RR. Ma con un pizzico di esperienza in più che ha un nome e un cognome...
TRA VECCHIO E NUOVO Bmw&Superbike, anno due. Nella cornice un po' nostalgica del palazzo BMW Classic – dove la Casa bavarese conserva ed espone alcuni cimeli della sua storia a due e a quattro ruote – irrompono a cavallo di una S1000RR nuova di pacca due facce conosciute: Ruben Xaus e Troy Corser. Due lupi di mare del World SBK calati in una realtà che, a livello sportivo, ha poco più di un anno. E se in tutto di questa presentazione – dall'ambientazione alle persone – gioca a un continuo rimando tra presente e passato, forse un caso non è. Perché, qui, la parola chiave è "esperienza”.
ESPERIENZA Inutile girarci intorno, visto che in Bavaria non ne fanno mistero. I soldi ci sono, il potenziale non manca, le ambizioni sono massime – da bravi tedeschi. Ma gli avversari, ad ogni corsa, si portano dietro anni di sportellate in ogni singolo bullone della moto. E il gap si è visto durante tutta la stagione 2009. Per colmarlo, Bmw ha messo sulla poltrona di Team Manger una vecchia volpe come Davide Tardozzi, che porta in Bavaria il suo know-how accumulato in anni e anni di Ducati.
L'UOMO NUOVO "E' l'uomo che mancava”, non ha dubbi Ruben Xaus: "Serviva un uomo di pista, che sapesse interpretare le esigenze dei piloti nel momento giusto e che desse gli accorgimenti necessari a migliorare il lavoro del team. Questa – la S100RR,ndr – è la moto più potente che abbia mai guidato. Ma ci serve esperienza per colmare il gap con le concorrenti, soprattutto nel giro veloce e nei primi cinque giri di gara”.
OBIETTIVI "Top Five”, è l'obiettivo finale dichiarato da Hendrik Von Kuenheim, direttore generale di BMW Motorrad. Più a stretto giro di posta, Troy Corser spera di salire sul podio a Philip Island, prima gara di campionato. Tardozzi, che è approdato in Bmw proprio per ritrovare alcuni stimoli perduti, raccoglie la sfida e detta la linea: "Serve umiltà nell'acquisire esperienza. La stagione negativa dello scorso anno è stata una sorta di tassa da pagare per Bmw, per crescere. Con l'ingegnere Bartolini sto impostando un modo diverso di lavorare e credo che siamo sulla strada giusta. Obiettivi? Il primo passo sarà arrivare costantemente a ridosso dei primi tre. Se questo succede, prima o poi il podio ci scappa. E Xaus è uno che, in condizioni favorevoli, può trovare il guizzo per vincere la gara”.