Dopo il debutto in SBK, la Casa dell'Elica è pronta a cimentarsi, tramite la sua filiale italiana, anche nel Campionato dedicato alle mille più strettamente derivate dalla serie. Le due S1000 RR saranno affidate a Ayrton Badovini e Daniele Beretta.
TEMPO DI RACCOLTO Per la BMW, ormai, l'idea di dare filo da torcere in pista ai soliti noti giapponesi e italiani è diventata una specie di fissa. La decisione di realizzare la S1000 RR ha rappresentato una svolta epocale per la Casa di Monaco, che su questo progetto ha investito moltissimo, forse ancor più a livello d'immagine che neanche in moneta sonante. Ora però che la moto è sul mercato, quelli dell'Elica non si accontentano di raccogliere soltanto ampi consensi da parte degli addetti ai lavori (la moto ha fatto un figurone anche nel confronto che abbiamo realizzato a Cartagena e che si trova tra i link qui a destra): vogliono raccogliere nelle competizioni quanto seminato sul tavolo da disegno e al computer.
SECONDA SFIDA Nella Superbike, in cui le moto sono spremute come limoni e l'esperienza gioca un ruolo determinante, qualche soddisfazione è arrivata ma sinora è mancato l'acuto. Convinti della bontà della loro S1000 RR, gli uomini di BMW Motorrad hanno così deciso di provare a scendere in pista nel 2010 anche nella Superstock 1000 FIM Cup, la serie che vede al via moto modificate solo in minima parte rispetto a quelle regolarmente in vendita nelle concessionarie. Sulla carta a occuparsi dell'iniziativa è la filiale italiana, tramite il team capitanato da Serafino Foti e che con altre moto ha dominato la scena negli ultimi anni. Tuttavia, è impensabile credere che l'iniziativa non abbia il placet e il totale supporto della Casa madre. Tra l'altro, Foti ritrova all'ombra dell'Elica anche Davide Tardozzi, ex manager della squadra ufficiale Ducati in Superbike a sua volta accasatosi a Monaco per il 2010, e viene spontaneo pensare anche alla possibilità di scambi e sinergie tra le due strutture.
ELETTRONICA AL POTERE Chiaramente per la S 1000 RR si tratta di una specie di esame di maturità, gomito a gomito con una concorrenza molto agguerrita. In BMW confidano però molto nel fatto che l'elettronica sofisticata della moto possa dare una mano ai due piloti, Ayrton Badovini e Daniele Beretta, a gestire l'enorme potenziale del motore, che, dotato di scarico Akrapovic e debitamente accordato, promette potenze prossime ai 200 cv. A dare il verdetto finale e a dire quali saranno le reali chance di vittoria della S1000 RR sarà adesso come al solito il cronometro. La prima gara è fissata per il 28 marzo sul circuito portoghese di Portimao, proprio dove ora stata ambientata la presentazione alla stampa della S 1000 RR nello scorso mese di novembre.