Presentato a Monza il team BMW Motorrad Italia SBK. Trattamento da ufficiali e grandi motivazioni per Badovini e Toseland. A Lorenzo Zanetti il compito di difendere al meglio il titolo Stock.
AMARCORD Era il gennaio del 2005. In occasione del lancio stampa della R 1200 RT a Tenerife, per la prima volta conobbi Andrea Buzzoni. Ancora non ricopriva il ruolo che occupa oggi, ma la cosa curiosa era che mentre eravamo lì per provare una moto Touring io e lui parlavamo di pieghe, di pista di ginocchio a terra. Il giorno successivo, durante il giro per l’isola di Tenerife, ci ritrovammo assieme e confesso che provammo un gran gusto nel creare scompiglio in un gruppo di smanettoni locali che rimasero un po’ male nel vedere quelle moto con le borse laterali tenere agevolmente il loro passo mentre loro erano impegnati a piegare con il ginocchio a terra.
PASSIONE SFRENATA Che cosa c'entra questo preambolo con la presentazione del team BMW Motorrad Italia Superbike? C'entra perché in quelle parole e in quelle curve con le borse a terra è racchiusa tutta la passione di Buzzoni, uno competitivo "dentro". Probabilmente, però, nemmeno lui credeva che in pochi anni BMW evolvesse la sua gamma al punto da creare una sportiva come la S1000RR e ancor meno avrebbe creduto che un giorno avrebbe creato un Team, avrebbe vinto un mondiale (il primo per BMW) nella classe Stock e l’anno successivo lo stesso team avrebbe debuttato nel mondiale Superbike, ovvero il massimo dei campionati per moto derivate di serie.
PROMOZIONE MERITATA Corrono veloci le cose in BMW Italia e se l’anno scorso pareva quasi un azzardo mettere in piedi un team per correre nella stock, quest’anno dopo 9 vittorie consecutive e un mondiale stradominato è sembrato quasi naturale fare un ulteriore passo avanti. Naturale ma per nulla scontato perché niente è facile, ed è servito un grande sforzo per mettere tutti i tasselli al punto giusto. In ogni caso, la promozione è più che meritata e per affrontare il doppio sforzo la squadra capitanata da Serafino Foti ha raddoppiato l'organico trovando un degno supporto nella struttura di Daniele Casolari, la ex squadra Ducati Xerox trovatasi improvvisamente a piedi alla fine dell’anno scorso e oggi lanciata più che mai per affrontare una nuova sfida… con due cilindri in più.
PRIMO CONFRONTO Non c’è che dire: questa nuova avventura è stuzzicante, e il primo confronto a Portimao la settimana prossima ci dirà anche quanto potenziale si nasconde nella compagine italiana, che potrà contare sul supporto ufficiale della Casa madre. Direttamente da Monaco arriveranno, infatti, motori ed elettronica; la sede centrale sfrutterà anche l’esperienza del team italiano per accelerare al massimo lo sviluppo della S1000RR.
PILOTI CARICHI Ayrton Badovini e James Toseland (che ritrova la squadra del suo primo mondiale) sono caricati a molla. Il biellese sa di avere la grande occasione, è rimasto fedele alla BMW anche quando sembrava che del progetto SBK non se ne facesse nulla, rifiutando più di una offerta, e adesso che la squadra c’è non vuole sprecare la chance. Quanto a Toseland, dopo aver subito per tutto l’anno scorso la R1 (e aver corso con un fisico fuori posto) non è intenzionato a sprecare altro tempo e vuol ricordare a tutti che lui di mondiali SBK ne ha vinti due e non per caso. Insomma le motivazioni non mancano a nessuno.
STOCK ALL’ATTACCO Ovviamente BMW Motorrad Italia non ha dimenticato il Campionato che l’ha portata in alto. Preso Lorenzo “zorro” Zanetti, l’unico in grado di impensierire Badovini durante il Campionato, ha raddoppiato ingaggiando anche il francese Sylvain Barrier che l’anno scorso è stata la seconda miglior guida BMW in classifica. In questo caso c’è da difendere il titolo e Zanetti non è certo uno che parte per arrivare secondo.