Via una S, arriva una X ed ecco servita la nuova gamma monocilindrica di BMW. Una base, tre versioni per tutti i gusti. Motore evoluto, ciclistica tutta nuova per delle moto che fanno della leggerezza (anche nel design), il loro punto di forza.
LE GRANDI ATTESE Se ne parlava da tempo e il salone di Colonia è stato quello che ha tolto i veli alle nuove BMW monocilindriche che la casa bavarese ha realizzato in collaborazione di Aprilia. Non un'unica moto, matre modelli (enduro, motard e scrambler) che partendo dalla stessa base si differenziano per destinazione d'uso. Anche per le mono, comunque, BMW continua con la filosofia della riduzione del peso e dell'aumento delle prestazioni in ossequio al virus della sportività che ormai per BMW pare essere incurabile.
MONO EVOLUTO Tutta nuova la tecnica, con il monocilindrico da 650 cc ad iniezione (quattro valvole, cinque marce) che è derivato dal precedente ma notevolmente evoluto tanto che adesso è rispettoso della Euro 3 ma ha anche incrementato le prestazioni. È annunciato, infatti, per 53 cv a 7.000 giri ed una coppia di 60 Nm a 5.250 giri, ovvero tre cavalli in più del precedente.
DIETA STRETTA Ma ad aiutare la brillantezza di guida delle nuove mono BMW dovrebbe pensare anche la ciclistica che è stata ripensata integralmente e soprattutto mandata dalla dottoressa Tirone per buttar giù un po' di Kg, così le BMW annunciano un peso a secco compreso tra i 114 e i 148 kg secondo il modello (dai 156 ai 160 kg secondo norma DIN a secco con 90% del serbatoio pieno). Tutt'altra cosa rispetto ai 193 kg annunciati per le vecchie GS che al cospetto delle GX paiono ingombranti carrarmati.
SNELLE In effetti, l'agilità e la snellezza appaiono evidenti anche dalle immagini, le G650X sembrano delle moto perfino più piccole di cilindrata, slanciate, pulite nel design e anche loro figlie dello spigolo. Il nuovo telaio è di tipo perimetrale con travi in acciaio imbullonate a piastre laterali in alluminio. Alluminio anche per il forcellone, infulcrato nel motore che così funge da elemento stressato e partecipante alla rigidità della ciclistica.
HP1? La palma della più estrema va alla GS 650 Xchallenge, che potremmo facilmente ribattezzare la piccola HP2 . La mono enduro, a differenza delle altre due versioni, utilizza, proprio come la HP2, il rivoluzionario ammortizzatore ad aria della Continental e a detta di BMW offre ottime prestazioni nella guida off road. È lei, naturalmente la più leggera del lotto e da vera enduro ha una ruota da 21 anteriore e una da 18 al posteriore e sospensioni lunghe (forcella USD da 45 mm e 270 mm di corsa anteriore e posteriore) e regolabili.
MARGHERITE PER I FRENIFreni a disco a margherita (300 ant, 240 post) con pinza Brembo a due pistoncini e una sella alta (930 mm), snella e che si prolunga fin sopra al serbatoio chiudono il quadro. È anche quella con le quote di sterzo più estreme, l'inclinazione cannotto è di 27°5' con un'avancorsa di 118 mm. Insomma "quasi" una enduro professionale, ma con in più la possibilità di essere equipaggiata (come le altre due, del resto) con la miriade di accessori che BMW ha previsto per lei, ABS compreso.
MOTARD DA PIEGA Chi le ruote fuori dall'asfalto non ha alcuna intenzione di metterle e, anzi, privilegia qualche piega tra i cordoli, troverà senz'altro interessante la GS650Xmoto, versione motard della GX. Le ruote (in lega) scendono a quota 17 pollici, le sospensioni riducono la corsa a 270/245 mm (l'ammortizzatore è tradizionale), la sella a 920 mm, il disco anteriore diventa da 320 mm, il peso sale a 147 kg a secco. L'angolo di sterzo si apre un po' fino ai 28°5', ma l'avancorsa scende a 98 mm.
SCRAMBLER PER TUTTI Ma che succede? BMW ha forse perso di vista la sua proverbiale capacità di offrire moto alla portata di tutti, proponendo solo selle alte e moto da sparo? Niente affatto, con la differenziazione dei modelli ha potuto spingere sull'acceleratore per l'enduro e la motard per poi offrire la mono per tutti con la G650Xcountry. La scrambler di BMW (che sembra quasi una Tricker anabolizzata) ha la sella più basse di tutte (due altezze 840-870) e le sospensioni più "corte" 240/210 mm, ed è anche quella dall'indole più tranquilla, anche se le prestazioni motoristiche rimangono identiche alle altre due. Estetica minimale e misure ciclistiche a mezza via tra l'enduro (con cui condivide ad esempio l'impianto frenante) e la motard (con cui condivide il telaio con relative quote) mentre all'anteriore spunta la terza misura di cerchio (19 pollici). Il peso è il più alto delle tre: 148 kg. Le moto saranno disponibili a partire dalla primavera 2007 a prezzi non ancora definiti.