Beta RR 125

C'È FERMENTO È indubbio che il segmento delle 125 stia conoscendo una vera e propria seconda giovinezza. Non si spiegherebbe altrimenti l'estrema vivacità della varie Case nel proporre novità in questo segmento. Digerita definitivamente la gabbia dei 15 cv adesso le ottavo di litro si ripropongono come mezzi divertenti e propedeutici per chi si vuol muovere con cambio e frizione.

FAMIGLIA ALLARGATA

Anche la Beta non ha perso tempo e ha voluto dire la sua debuttando nella cilindrata 125 nel settore a lei più congeniale, il fuoristrada. La RR 125 va quindi a completare la gamma delle enduro toscane, che parte dalle cattive 50 cc per terminare con la prepotente 525, una famiglia numerosa, visto che è rappresentata da ben 6 cilindrate.

VIA DI MEZZO

La 125 rappresenta proprio il trait-d'union tra le piccole cinquanta e le enduro professionali della Casa, da cui eredita l'estetica molto aggressiva. Ma la RR non si propone come moto impegnativa,tutt'altro. Il motore arriva da Yamaha un quattro tempi a due valvole con raffreddamento ad aria e cambio a cinque marce.

TELAIO RAFFINATO

Dimensioni compatte per facilitare il compito anche ai meno esperti anche se Beta non si dimentica le sue orgini nobili ed ha circondato il motore con un bel telaio monotrave a culla sdoppiata, associato a sospensioni a lunga escursione (245 mm anteriore, 200 mm posteriore), con una forcella da 41 mm e un ammortizzatore regolabile nel precarico. I cerchi sono in alluminio per un peso a secco di soli 101 kg, ovvero non molto distante da quello delle moto professionali di ugual cilindrata.

COSTA IL GIUSTO

Sarà disponibile a metà giugno a 3.400 €, ovvero inferiore alle dirette concorrenti che portano il nome di Yamaha DT 125 RE e Honda XR 125R e superiore solo alla XT 125 R . Il nobile blasone fuoristradistico, in questo caso, non costa nemmeno molto.

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