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Aprilia Atlantic Zero Emission


Avatar Redazionale, il 27/09/04

20 anni fa - Obiettivo aria pulita

Aprilia presenta la sua ricetta antinquinamento. l'Atlantic a impatto "Zero". Un concept scooter che potrebbe anticipare il futuro.

HA UN SEGRETO Cosa? Ma l'Atlantic è uno scooter che inquina come gli altri, no? No, non questo Atlantic (che in verità è un concept col vestito dell'Atlantic) che sotto la "divanesca" sella cela un propulsore tutto nuovo, con sistema "fuel cell" (a celle combustibili) alimentate ad idrogeno. Sistema che più pulito di così nemmeno il Dixan...

APRILIA CI CREDE Una soluzione che potrebbe rappresentare il futuro della circolazione su due ruote (e anche a quattro ruote) e che Aprilia sta spingendo in modo deciso, convinta della bontà del progetto.

MANI ESPERTE E per esser più sicuri sulla buona riuscita del progetto "Zero", Aprilia si è affidata all'esperienza della MES-DEA, società svizzera specializzata nello sviluppo di tecnologie alternative e nello specifico nella realizzazione di propulsori a celle combustibili.

EVOLUZIONE COMPATTA... Infatti, il propulsore montato sull'Atlantic Zero Emission (così chiamato per le emissioni di sostanze nocive molto basse) è l'evoluzione di precedenti prototipi sempre realizzati dalla MES-DEA. La tecnologia su cui si basa come detto sopra è quella delle "celle combustibili", tecnologia scelta perché permette di realizzare motori destinati ad applicazioni mobili piuttosto compatti (come si vede anche dalla foto) rispetto a quelli elettrici.

... E POTENZIATA In quest'ultima configurazione i tecnici sono riusciti ad incrementare potenza e autonomia. Nello specifico, il nuovo prototipo a idrogeno è in grado di erogare 6 kW di potenza e 12 Nm di coppia (contro i 9 kW e i 9,7 Nm dell'Atlantic 125 a benzina), con una autonomia di ben 150 km nell'uso urbano (200 km l'Atlantic 125), consentendo all'Atlantic di viaggiare a 85 km/h di velocità massima (100 km/h per l'Atlantic 125).

VIA IL SUPERFLUO Prestazioni discrete per uno scooter che pesa 166 kg (10 kg in meno rispetto alla versione motorizzata a benzina) e che per essere alimentato non necessita di altri sistemi ausiliari (umidificatori e compressori) grazie al riutilizzo dei gas di reazione.

SOLO PICCOLE MODIFICHE Soluzione questa che ha permesso ai tecnici di realizzare un motore molto compatto e piuttosto leggero e che ha richiesto solo una piccola modifica al telaio dell'Atlantic che è in grado di ospitare il sistema di "batterie": tre bombole (da 6.8 litri ciascuna - diametro 157 mm e lunghezza 556 mm) integrate per l'appunto nel telaio. Insomma, piccoli ritocchi (anche estetici) per avere un Atlantic "ecologico" e dalle prestazioni tutto sommato pari a quelle della versione "95 ottani". Ma, come farebbe notare un mio collega, peccato per il vano sottosella che non c'è più.


Pubblicato da Alfredo Verdicchio, 27/09/2004
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