Una delle naked di maggior successo presenti sul mercato. Il suo trucco è l'alto divertimento - offerto da un motore brillantissimo - abbinato al prezzo davvero interessante.
Marca / Modello | Yamaha MT-07 |
Prezzi a partire da: | 7.499 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Motore: il bicilindrico CP2 è un motore che garantisce "emozioni" da segmento superiore nonostante abbia solo 73 CV
Agilità: tra le curve o in città non fa differenza, la MT-07 è un furetto
Dotazione: il controllo di trazione potrebbe essere utile, specialmente per chi è alle prime armi o usa la moto tutto l'anno
Una sola versione, ma diversi pacchetti di optional con cui personalizzarla in un lampo. Lo Sport Pack è quello che più ci convince, lo scarico Akrapovic un po' meno per il costo
Tech Black, Icon Blue, Storm Fluo
Compatta, leggera e con un design tutto nuovo (che divide, come tutte le soluzioni che rompono gli schemi tradizionali), la MT-07 s'è aggiornata con l'occasione del passaggio all'Euro 5. Il motore è l’apprezzatissimo bicilindrico frontemarcia CP2 da 689 cc, potenza e coppia sono di 73,4 CV e 67 Nm, più che sufficienti per spostare una moto dal peso contenuto, 184 kg in ordine di marcia. Il telaio si conferma lo stesso con struttura a diamante, le sospensioni hanno le stesse specifiche tecniche ma sono state riviste nel setting. Nuovi invece i freni anteriori, caratterizzati da dischi che crescono da 282 a 298 mm abbinati a pinze a 4 pistoncini: le stesse che equipaggiavano la prima serie di MT-09. Semplice - anzi, ridotta all'osso - la dotazione elettronica, in compenso ora le luci sono tutte a LED e la strumentazione LCD rovesciato di 180° con sfondo scuro e caratteri chiari. Come sulla Tracer 700 c’è anche il rinvio sul manubrio per scorrere tra le varie informazioni.
la Yamaha MT-07 si piazza ancora al vertice della categoria, è lei la fun bike per eccellenza del segmento. Il merito è ovviamente del suo motore. Prontissimo fin da subito, il meglio arriva tra i 5.000 e gli 8.000, dopo la spinta diminuisce ed è lì che alcune rivali si prendono la rivincita. I miglioramenti alla ciclistica rispetto al passato ci sono e si notano, la MT è svelta e guizzante nei cambi di direzione ma non precisissima. Specialmente quando si alza il ritmo, il comparto sospensioni soffre ancora e diminuisce il feeling trasmesso a chi guida. In compenso è migliorata la frenata, convincente per potenza e modulabilità e con un ABS davvero molto a punto. Bene anche la frizione e il cambio, che ora ha una corsa più corta e innesti più precisi. Vero che le moto senza elettronica insegnano, ma siamo proprio che con tutta questa verve il controllo di trazione non fosse necessario? Chi usa la moto tutto l’anno tra binari e pavé, probabilmente, non avrebbe disdegnato.