Triumph ha rivoluzionato la sua roadster di punta, sacrificando in parte la sua attitudine stradale per avvicinarsi alle moto più prestazionali del segmento. Il motore a tre cilindri da 1200 cc è il più potente "triple" di sempre, il peso cala drasticamente e la tecnologia non le manca.
Marca / Modello | Triumph Speed Triple 1200 |
Prezzi a partire da: | 18.995 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Motore: il tre cilindri è una forza della natura e lavora a dovere con l'elettronica
Bilanciamento: la ciclistica è davvero equilibrata, rispetto al passato è una rivoluzione
Taratura sospensioni: le sospensioni sono tarate piuttosto "sportive" per le strade tutte buche del nostro paese... le semi attive avrebbero dato maggior versatilità
Vibrazioni: leggere... ma alla lunga infastidiscono
Per il momento è disponibile la sola versione top di gamma RS, dunque rispetto al passato non c'è l'imbarazzo della scelta. Tra gli accessori è consigliato il piccolo plexi, non fa miracoli ma almeno una piccola parte d'aria viene rimossa
Grigia con dettagli gialli o nera con dettagli rossi
Lo stile è sempre stato un suo punto forte e viene confermato anche con il nuovo modello. Alleggerimento e aumento di prestazioni sono punti focali nello sviluppo della nuova Speed Triple 1200 RS, che rispetto al passato perde 10 kg e acquisisce 30 CV. Il telaio è stato riprogettato e alleggerito, il motore idem ed è cresciuto fino a 1.160 cc, con un picco di potenza massima di 180 CV a 10.750 giri/min e 125 Nm di coppia a 9.250 giri/min. Confermate le sospensioni Öhlins completamente regolabili nel precarico, compressione ed estensione: davanti c’è una forcella NPIX 30 e dietro un monoammortizzatore TTX 36 senza leveraggi, ma direttamente ancorato al forcellone. Al top l’impianto frenante con le pinze Brembo Stylema a mordere dischi da 320 mm, pompa freno Brembo MCS all’anteriore e un disco da 240 mm al posteriore. I pneumatici di primo equipaggiamento sono i Metzeler Racetec RR da 17” di misura 120/70 e 190/55. Per finire l’elettronica, che compie un ulteriore passo in avanti: la piattaforma inerziale IMU a 6 assi permette di ottenere aiuti meno invasivi, semplice ed elegante nelle grafiche il TFT da 5”, ma ricchissimo d’informazioni e dotato di connettività.
Una Street Triple ma più in grande, così si potrebbe descrivere in breve la posizione in sella della nuova Speed Triple 1200 RS. Il bilanciamento è uno dei suoi punti di forza. Tra le curve danza svelta, con l’anteriore che comunica tutto ciò che accade lì sotto e un retrotreno che segue rigoroso la traiettoria, la dieta dimagrante le ha sicuramente fatto bene dato che una Speed così agile non è mai esistita. L’unica critica, seppur marginale, la si può muovere alla taratura delle sospensioni più rigida che in passato: in pista è un bel vantaggio, ma su strada il vecchio set up perdonava di più quando si aveva a che fare con buche e pavé. Il protagonista, però, è il tre cilindri con il suo latrato rabbioso: sa andare a passeggio con tuba e bastone – eccezion fatta per qualche leggera vibrazione – ma se vuole può sferrare un pugno allo stomaco da vero hooligan con dei medi corposissimi e con un allungo che le vecchie Speed si possono solo sognare. Buona l’elettronica, anche se qualche rivale fa di meglio sia come intervento sia come possibilità di personalizzazione, mentre per quanto riguarda il quickshifter siamo a valutazioni altissime. Discorso analogo per la frenata, allineata alle migliori del confronto. Per finire i consumi: 6.5L/100 km