Sorella minore della 1000, la Kawasaki Versys 650 m.y. 2022 si è fatta più moderna anche fuori e assomiglia ancora di più alla versione di maggior cilindrata. Nuove sono le luci full LED, così come il cupolino
Marca / Modello | Kawasaki Versys 650 |
Prezzi a partire da: | 8.690 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Facilità di guida La sella non è bassa in senso assoluto ma si tocca terra con facilità perché stretta e morbida di assetto. Col manubrio alto e largo e il busto eretto è come sedersi in poltrona
Prezzo Con un prezzo a partire da 8.390 Euro la Versys "seiemmezzo" costa il giusto. Una moto più che onesta, ottima per iniziare a viaggiare in totale comodità
Guida sportiva Quando ci si mette a spingere l'assetto morbido evidenzia qualche limite: meglio andare più dolci, oppure intervenire sulle sospensioni regolabili
Vibrazioni Quelle sul manubrio a 130 all'ora sono un po' fastidiose alla lunga, meglio andare un po' più piano o un po' più veloce
Va bene la base per chi non ha pretese, mentre chi vuole viaggiare in lungo e in largo farebbe bene a optare per la super accessoriata Grand Tourer
Verde e nera, ovviamente
Confermato il bicilindrico parallelo da 67 CV per 61 Nm, così come la ciclistica, col telaio tubolare a diamante in acciaio rinforzato, la forcella da 41 mm regolabile in estensione e precarico e il mono con regolazione remota dal precarico. Una coppia di dischi da 300 mm davanti, uno da 250 mm dietro, sui quali vigila l'ABS a 2 canali, col peso in 219 kg in ordine di marcia. Sul fronte elettronica, con la nuova versione, arriva il KTRC, il controllo di trazione di Kawasaki, settabile su 2 livelli o escludibile. Nuova è anche la strumentazione, col display TFT da 4,3" che è dotato di connettività bluetooth. Optional la presa USB.
Non appena ingrani la prima, la fiducia che la baby-Versys ti trasmette cresce ancora di più. Perché sulla 650 giapponese si sta comodi e coccolati, con la guida che risulta davvero intuitiva. Il manubrio è un timone, che indirizza la ruota anteriore proprio dove pensi e non più in là, il comando del gas è burro, frizione e freni accompagnano invece che aggredire. I cilindri borbottano sornioni, senza strappare o gridare, ma offrono una buona spinta quando serve. Le sospensioni, infine, sono tarate soffici e copiano praticamente di tutto. Tutto facile e coerente con l'immagine, insomma. Molto buona la protezione offerta dalla carena, discreta anche quella del cupolino di serie, mentre per chi vuole viaggiare sul serio c'è la versione Grand Tourer. Un po' di vibrazioni fastidiose sul manubrio a 130 all'ora, ma poco più lenti o poco più veloci e tutto passa.