Prima di una nuova - e rivoluzionaria - gamma di Harley-Davidson Sportster, la Sportster 1250 S è la punta di diamante per prestazioni e tecnologia. Le linee muscolose sono enfatizzate da pneumatici XXL
Marca / Modello | Harley-Davidson Sportster 1250 S |
Prezzi a partire da: | 17.900 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Motore: un portento per prestazioni, mai visto prima su una Sportster qualcosa di simile
Ciclistica: ben dimensionata in rapporto con le prestazioni
Calore: il motore in coda scalda parecchio e il passaggio degli sccarichi piuttosto rialzato compromette il confort
Mono ammortizzatore: poca corsa equivale a poca capacità d'assorbimento, sulle buche più marcate si soffre
Una sola versione per ora, ma la scelta cambia in base alle pedane: con quelle centrali migliora la guidabilità... quelle avanzate sono più belle da vedere e in linea con la filosofia della moto
Bianco, Bordeaux, nero
Trattandosi di una Harley-Davidson,il motore gioca un ruolo da protagonista, sia a livello visivo, sia a livello tecnico. Il cuore pulsante della Sportster 1250 S è il bicilindrico a V raffreddato a liquido Revolution Max, ma in versione T, prede qualche cavallo di potenza massima, da 150 a 121 CV, e qualche Nm di coppia, da 128 a 125, ma meglio si adatta alle caratteristiche di questa tipologia di moto. Come nel caso della Pan America, anche qui ha funzione portante per il telaio scomponibile. Il peso ne beneficia: 228 kg in ordine di marcia. La dotazione ciclistica è di livello. La forcella è un’unità Showa con steli rovesciati da 43 mm completamente regolabile, al posteriore lavora un monoammortizzatore – anch’esso completamente regolabile – con regolazione remota per il precarico. L'impianto frenante marchiato Brembo, composto da un disco anteriore singolo da 320 mm morso da una pinza radiale a 4 pistoncini comandata a sua volta da una pompa radiale… roba mai vista prima sulle Sportster, mentre quello posteriore da 260 è servito da una pinza con pistoncino singolo flottante. Generosi nelle dimensioni gli pneumatici Dunlop GT 503 sviluppati appositamente per H-D, con misure 160/70-17 all’anteriore e 180/70-16 al posteriore. Nonostante l'aspetto semplice non manca la tecnologia, con ride by wire, IMU, controllo di trazione, ABS cornering e un display TFT con connettività Bluetooth.
La posizione di guida è quella tipica da power cruiser. La seduta rasoterra permette di poggiare saldamente entrambi i piedi a terra, mentre il busto e le braccia si protraggono in avanti per andare ad afferrare il manubrio. Per le pedane ci sono due soluzioni: di serie la moto nasce con le pedane avanzate per una guida più “relax”, ma tra gli optional è presente anche il kit per montarle in posizione centrale. Il motore offre meno vibrazioni e un sound più garbato, in compenso ha tanta coppia in basso - e non è una novità per H-D - ma soprattutto un allungo senza precedenti. Buona la rapportatura del cambio, preciso nell'azionamento, così come la frenata, anche con un solo disco all'anteriore. Le sospensioni convincono a metà: ottima la forcella, male il mono ammortizzatore che non riesce a filtrare a dovere le asperità scaricandole sulla schiena di chi guida. Tra le curve, anche a causa delle pedane avanzate e delle gomme XXL non spicca per agilità, in compenso la stabilità sul veloce è ottima. Bene i controlli elettronici, tarati bene e mai invasivi, così come i differenti riding mode: la moto cambia carattere per davvero in base a quello selezionato. Il TFT non è il miglior amico di chi ci vede poco, alcuni caratteri sono difficili da vedere anche per chi ha 10/10.