Il nuovo Ducati Monster rompe con il passato per tornare protagonista del segmento naked. Addio al traliccio e all’impostazione di guida che ha caratterizzato la moto in questi anni, al loro posto il nuovo Front Frame d’ispirazione Panigale e una posizione di guida più moderna. Il motore Testastretta 11° da 937 cc è un bel punto di forza, così come l’elettronica di livello assoluto. Ora è più facile e divertente.
Marca / Modello | Ducati Monster |
Prezzi a partire da: | 11.390 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
DivertimentoIl nuovo Monster sa far divertire chi ha già la malizia, senza intimorire chi è alle prime armi. Tra le curve la ciclistica lavora bene infondendo fiducia nonostante il davanti sia più leggero che in passato.
MotoreIl carattere del Monster non gli manca, spinge forte quando serve e ora è più trattabile che in passato, seppur un pizzico di ruvidità ai bassi sia rimasta
Prezzo/dotazione Ducati è un marchio premium e come tale si fa pagare, ma allo stesso prezzo alcune rivali offrono sospensioni regolabili anche nelle versioni base.
Scarico di serie Il sound è appagante già con lo scarico di serie ma il fondello ricorda quello degli scooter, a catalogo accessori c’è l’optional Termignoni da prendere in considerazione
: La versione standard offre già quasi tutto il meglio a disposizione, sulla + ci sono di serie un mini cupolino (con funzione più estetica che pratica) e il coprisella per il passeggero. Tra gli optional non mancano decalcomanie dal look moderno e il puntale che arricchisce la linea
rosso, grigio aviatore, nero
Il nuovo Monster in un colpo solo rimpiazza sia l’entry level 797, sia la più matura 821. Le discussioni sull’abbandono al traliccio non sono mancate e l’estetica non convince i puristi del marchio, in compenso tanti sono attratti dal risparmio di peso di 18 kg e dall’immagine rinfrescata. La piattaforma inerziale a 6 assi fa fare un bel balzo in avanti nella dotazione elettronica e permette di sfruttare al meglio il nuovo motore da 937 cc, capace di 111 CV e 93 Nm di coppia. La ciclistica vede una forcella a steli rovesciati da 43 mm non regolabile lavorare al fianco di un monoammortizzatore regolabile in estensione e precarico della molla. Ottimo l’impianto frenante Brembo composto da pompa radiale e pinze M4.32 all’anteriore, così come le gomme Pirelli Diablo Rosso III.
La nuova posizione in sella e la leggerezza colpiscono subito e rompono col passato. Il nuovo Monster si fa condurre in maniera molto più semplice che in passato e passa svelto da una curva all’altra. La frizione idraulica è leggera e prevedibile allo stacco, un bene per i neofiti, così come la vita snella che permette di toccare facilmente a terra con entrambi i piedi. Il motore è ancora protagonista, il bicilindrico Ducati spinge forte ai medi, ma in basso ora è più trattabile che in passato, specialmente con la mappa Urban che addolcisce l’erogazione. La Sport tira fuori gli attributi e permette di divertirsi grazie ad un set up dell’elettronica efficacie ma permissivo. Bene la frenata e il comportamento dinamico, piccola pecca la taratura della forcella che è piuttosto sfrenata nella prima parte di corsa.