Ducati Hypermotard giunge alla sua terza generazione, la Hypermotard 950, senza perdere nemmeno un briciolo del suo carattere da vera fun bike. Una moto dall'indole chiara, indirizzata a una clientela specifica, che nella sua ultima versione si esalta ancor di più rinunciando alle soluzioni di compromesso necessarie alla realizzazione della turistica Hyperstrada.
Marca / Modello | Ducati Hypermotard 950 |
Prezzi a partire da: | 14.790 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Dotazione elettronica: invidiabile per una motard, dagli aiuti elettronici al display
Motore: il nuovo bicilindrico è più fluido che in passato, ma non ha perso carattere
Feeling: nonostante le modifiche all'angolo del cannotto di sterzo, la Hypermotard non spicca per comunicatività
Sospensioni modello base: non convinvono né nella guida sportiva, né in quanto a confort. Storia diversa quelle della SP
La SP è quella da prendere, si paga di più ma il comparto sospensioni, i dettagli in carbonio e i terminali Termignoni valgono la spesa extra. La RVE ha grafiche moderne e ben riuscite, non si passa certo inosservati
Rossa, RVE, SP
Impostazione da Motard, ma chiaramente più massiccio di quelli specialistici, l'Hypermotard di Ducati è da sempre una moto che punta su agilità e peso contenuto: 176 kg. Il motore è il bicilindrico 937, evoluto e omologato Euro 5, capace di 114 CV e 97 Nm di coppia massima. La versione standard è più semplice nella dotazione e nella componentistica, la SP invece è più pregiata: pacchetto Öhlins, anteriore e posteriore, completamente regolabile e dall’escursione maggiorata, cerchi forgiati in alluminio Marchesini, pneumatici Pirelli Diablo SP, inserti in materiali pregiati come carbonio per il parafango in aggiunta alla sella sport, livrea dedicata e al DQS (Ducati Quick Shifter) di serie.
Su strada la Hyper richiede una guida concentrata e discretamente fisica: rapidissima è la discesa in piega, ma va condotta di fisico fino al punto di corda; piace in uscita di curva e nella stabilità sul dritto, meno in percorrenza, dove l’anteriore è meno comunicativo, caratteristica tipica anche delle precedenti versioni. La forcella in frenata è un po’ cedevole nella prima parte della sua corsa, ma poi sostiene bene e si fa perdonare questo aspetto, non nell’assorbimento delle imperfezioni, in questa situazione si innescano fastidiosi ondeggiamenti che tolgono confidenza. Ottimo il motore, meglio ancora l'elettronica, tra le moto di questa categoria è in assoluto la migliore. La versione SP fa tutto meglio, ma costa anche di più