Anche la power cruiser di Borgo Panigale cede al fascino del V4. La nuova Diavel, però, rimane sempre una moto esagerata ed esclusiva e non rinuncia al classico "gommone" da 240 al posteriore.
Marca / Modello | Ducati Diavel V4 |
Prezzi a partire da: | 26.390 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Dinamica di guida: fa la power cruiser ma non è mai stata così vicina ad una naked
Motore: il nuovo V4 è molto più versatile e godibile
Calore: la strategia estesa di spegnimento della bancata posteriore fa quello che può, per i miracoli rivolgersi altrove.
Al momento c'è una sola versione dato che la ricca versione S non è stata riproposta, ma si sa, Diavel fa spesso rima con serie speciali che difficilmente tarderanno ad arrivare.
Rosso se siete ducatisti fino al midollo, nero lucido se vi affascina il lato "oscuro" di Diavel V4
Ducati Diavel V4 è completamente nuova ma a colpo d'occhio, nonostante il nuovo design ricercato, rimane sempre lei. Linee muscolose e sbilanciate in avanti e coda sfuggente con effetto monoposto dato dalla cover passeggero offerta di serie. A livello tecnico non c'è nulla in contatto con il passato, il motore è il V4 Granturismo opportunamente accordato (anche allo scarico) per sposarsi al meglio alla Diavel, mentre il telaio a traliccio lascia il posto ad un più leggero e compatto monoscocca in alluminio. Ne beneficia il peso, che si riduce di ben 13 kg rispetto alla Diavel 1260. Nulla da eccepire per quanto riguarda la dotazione elettronica, un vero e proprio fiore all'occhiello per Ducati, con Riding mode, controllo di trazione e ABS cornering e una strumentezione da 5,5" più leggibile che in passato e connessa.
Della power cruiser la Ducati Diavel V4 ha giusto la posizione in sella, con le pedane centrali e il busto eretto. Il manubrio è stato avvicinato al pilota e migliorano la sensazione di controllo e il confort, ma è dal punto di vista dinamico che è avvenuto il miglioramento più evidente. La sensazione è quasi quella di essere alla guida di una maxi naked per la velocità di ingresso in curva e la rapidità nei cambi di direzione, merito della diminuzione dei kg sul piatto della bilancia. Il motore V4 fa scoprire un lato turistico della Diavel ancora inespresso, la maggior fluidità ai bassi regimi è qualcosa che il bicilindrico non riusciva, mentre in alto spinge come... un diavolo. Ottimo il funzionamento dell'impianto frenante evoluto e degli aiuti elettronici, sempre a punto e ampiamente personalizzabili.