Porta d'accesso al mondo adventure della Casa dell'Elica, la G 310 GS s'ispira alle sorellone ma condivide la base tecnica con la naked monocilindrica G 310 R
Marca / Modello | BMW G 310 GS |
Prezzi a partire da: | 6.850 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Dinamica di guida: semplice e rassicurante, non scontato per un segmento in cui il risparmio la fa da padrone
Dotazione: leve regolabili, ride by wire, luci a LED non sono affatto male per la tipologia
Vibrazioni: agli alti si sento e infastidiscono, proprio quando il motore da il suo meglio
Doti da viaggio: nessuno le chiede il giro del mondo, ma un po di spazio in più per il passeggero e un cupolino più ampio non guasterebbero
La 40° Anniversario rapisce lo sguardo ma difficilmente diventerà una moto dal valore collezionistico, a questo punto meglio puntare sulle altre colorazioni. Utili le manopole riscaldabili, consigliatissime se la userete tutto l'anno
Motorsport o 40° Anniversario per apparire, le altre per esser più sobri e meno appariscenti
Sospensioni a corsa lunga, serbatoio spigoloso, becco che richiama la R 1250 GS, la G 310 GS gioca a fare la grande ma in realtà è una entry level alla portata di tutti o quasi (la sella è a 835 mm da terra). Il motore monocilindrico è ora omologato Euro 5 e comandato da un nuovo acceleratore elettronico; ma non arrivano né i riding mode (forse eccessivi), né quickshifter o cruise control. La scheda tecnica dichiara 34 CV a 9.500 giri e 28 Nm a 7.500 giri, mentre la velocità massima della piccola GS 2021 è di 143 km/h. Tra le novità da segnalare ci sono leve regolabili, fari full LED e una nuova frizione antisaltellamento.
la BMW G 310 GS replica non solo lo stile, ma anche la dinamica delle moto più grandi, con una maneggevolezza ben misurata che rende progressivi i cambi di direzione e le manovre in velocità. Rassicurante e divertente insieme. L'assetto non è granitico e l'affondamento della forcella è piuttosto marcato: una caratteristica che rende un po' meno incisivo l'attacco della frenata. La quale non manca di mordente, grazie soprattutto alla pinza anteriore radiale a 4 pistoncini realizzata in collaborazione con l'italiana Brembo. Il comfort è comunque buono, anche se la protezione dall'aria è limitata dalle misure risicate del parabrezza e agli alti regimi - dove il motore da il meglio - arrivano le vibrazioni. Può affrontare anche del fuoristrada leggero, peccato non ci siano i cerchi a raggi e delle protezioni più robuste per mettere al riparo la meccanica.