Aprilia RS660 cavalca la voglia di tornare a guidare su strada con i semi manubri in sella a moto dal giusto rapporto peso potenza senza rinunciare al confort. Il motore bicilindrico spinge bene, aiutato dall’elettronica e dalla proverbiale ciclistica top di Noale. Il design traccia la linea dei prossimi anni del marchio veneto.
Marca / Modello | Aprilia RS 660 |
Prezzi a partire da: | 11.699 € |
Omologazione: | Euro5 |
Valutazione Media: |
Dinamica di guidaIl piacere di guida è al centro del progetto e si vede. Ottimo il binomio ciclistica/prestazioni
Dotazione tecnologicaIl pacchetto APRC è un lusso per una moto di questo segmento, funziona a dovere e tiene conto anche di chi vorrà fare una scappatella tra i cordoli.
SPAZIO IN SELLA Le misure compatte comportano dei compromessi, chi super il 1,80 m è un po’sacrificato
Grafiche Il display TFT non è di dimensioni esagerate, i caratteri piccoli non rendono facilissimo gestire facilmente tutti i parametri.
Una sola versione già completa di tutto quel che serve (disponibile anche depotenziata a 35 kW). Per gli amanti degli scarichi aftermarket c’è quello Akrapovic optional. Se la si usa da soli meglio con sella monoposto, il design ringrazia
Lava Red, Acid Gold e Apex Black
La carenatura è attillata come un abito sartoriale e integra le appendici aerodinamiche, il tutto a favore della pulizia delle linee. Buona la qualità costruttiva. Il motore bicilindrico parallelo frontemarcia – con tanti punti in comune con quello della RSV4 – è capace di 100 CV a 10.500 giri/min e 67 Nm di coppia massima a 6.250 giri/min. L’elettronica è di livello assoluto: piattaforma inerziale, quickshifter, riding mode e controllo dell’impennata non mancano. La ciclistica è il punto forte, come per tutte le Aprilia d’altronde.
In sella alla RS si ha un’ottima sensazione di controllo dell’anteriore senza triturarsi i polsi. La vita snella e il peso contenuto accentuano la sensazione d’agilità complessiva. Il suo terreno di caccia sono le strade ricche di curve. Nello stretto, nonostante i semi manubri, l’agilità è ottima così come la rapidità nel raggiungere il punto di corda anche con i freni in mano. Sul veloce, poi, la RS mette in mostra tutto il suo DNA racing grazie alla buona precisione dell’avantreno e all’ottima velocità di percorrenza. Capitolo motore: in basso c'è meno verve rispetto ai bicilindrici tradizionali ma tanta fluidità, ama andare anche in alto.