Facciamo un po' di chiarezza sui vari tipi di cerchi. Perché, anche se non ce ne ricordiamo, sono importanti come gli pneumatici
CI SONO SCARPE E SCARPE In lega di alluminio, in ferro, a canale stretto o largo ... I cerchi, che si occupano di sostenere (in tutti i sensi) il peso dell'auto sono molto diversi fra loro ma sempre estremamente importanti. Praticamente come i pneumatici. Per questi motivi, sceglierli non è una cosa da prendere a cuor leggero.
OFFSET, CANALE, ATTACCO Questi tre termini sono i punti cardine del mondo dei cerchi. Il primo, l'offset (o ET) è la distanza che intercorre tra la superficie di appoggio del mozzo e la mezzeria del cerchio. Si definisce positivo quando la superficie del mozzo su cui appoggia il cerchio è spostata verso la parte esterna della ruota, oltre alla mezzeria della ruota stessa. Viceversa, siamo di fronte ad un cerchio con ET negativo. Il canale, espresso in pollici (1 pollice=2,54 cm) è la parte del cerchio dove viene fissato lo pneumatico mentre l'attacco, o PCD (Pitch Circle Diameter) indica il numero di fori per i bulloni e l'interasse tra questi.
LEGA O LAMIERA? Posto che oggi un gran numero di automobili esce già dalla fabbrica equipaggiata con ruote in lega di alluminio, giunti al cambio di stagione tra treno di pneumatici estivo e invernale è facile scontrarsi con forti dubbi. Meglio un cerchio in lega, affascinante ma piuttosto costoso, o un più semplice quanto banale cerchio in lamiera? In linea di principio si può affermare che, essendo più leggeri – ma con differenze tra modello e modello anche importanti – i cerchi in lega migliorano l'handling del veicolo perché riducono le masse non sospese. Parimenti, infatti, le ruote in acciaio hanno un peso maggiore.
ASSORBE SENZA FIATARE Tuttavia, se i cerchi in questione devono calzare pneumatici invernali sull'auto di tutti i giorni, l'idea della lamiera non è poi così peregrina: se doveste incappare in una buca profonda e piegare il cerchio, basterà poco più di una martellata per farlo tornare come nuovo. Viceversa, un cerchio in lega d'alluminio può risultare irrimediabilmente compromesso dopo un incontro con un cratere stradale. Oppure, nel caso di deformazioni lievissime, richiedere un attento lavoro di rigenerazione e raddrizzatura da effettuarsi solo presso officine specializzate. Che, naturalmente, si fanno pagare.
OMOLOGAZIONI E RUNFLAT Se ci si affida a produttori storici e certificati, il rischio di portarsi a casa 4 cerchi di dubbia qualità è ridotto al lumicino. Sappiate, comunque, che esiste un'omologazione ECE, applicabile però solo ad alcune tipologie di cerchi. In altre parole, se il treno da voi acquistato non riporta la dicitura, potete comunque stare tranquilli. Non esiste nemmeno un'omologazione obbligatoria per i cerchi sul mercato italiano ma la normativa è in fase di definizione e dovrebbe arrivare in tempi ragionevoli (si spera). Se la vostra auto monta coperture di tipo Runflat non siete obbligati a scegliere determinati tipi di cerchi. Tuttavia molti Costruttori di pneumatici consigliano, per scongiurare il pericolo di stallonamento quando si procede a pneumatici sgonfi, di acquistare solo cerchi con canale maggiorato (EH2 o EH2+).
BEAUTY FARM Per chiudere, qualche consiglio sul mantenimento: il principale nemico dei cerchi, sia in lega sia in acciaio, è la corrosione. Per questo, se doveste notare anche la più piccola fioritura, non esitate a farla controllare da personale specializzato. Per la pulizia esistono una miriade di detergenti più o meno specifici, in modo da togliere la sporcizia e soprattutto la polvere dei freni, estremamente dannosa per i materiali. Occhio solo, sulle ruote in alluminio, a non utilizzare spray troppo aggressivi, che potrebbero danneggiare la vernice.