1 settimana fa - Città, costi, compagnie. Tutto sul noleggio a brevissimo termine
Le città, le principali compagnie, i modelli auto, i costi, i pro e contro. Car sharing in Italia, tutto quello che c'è da sapere
Si fa presto a dire car sharing.
A seconda di operatore e regione geografica, tra un servizio di noleggio a ore e l'altro, le differenze sono notevoli. E individuare il pacchetto che fa al caso proprio, non sempre è un gioco da ragazzi.
Tuttavia, una volta acquistata confidenza, sbloccare un'auto, salire a bordo e circolare a piacimento per il centro di Milano o Roma (ma non solo) diventa facile come aprire il portone di casa.
Sei tra coloro che non sono ancora pratici e desiderano saperne di più su questa forma di mobilità? Ecco la nostra guida, aggiornata al 2025.
Dovendo avventurarci in una definizione propria, per car sharing si intende un servizio grazie al quale, dietro stipula di abbonamento, è possibile utilizzare un’auto (o sempre più spesso, anche quadricicli) solo al momento del bisogno, previa prenotazione online (ma anche per telefono).
In altre parole, il car sharing è un servizio di mobilità condivisa che permette di noleggiare un'auto per brevi periodi, solitamente a minuti o a ore, senza doverne possedere una.
Car sharing in Italia: dove trovarlo?
Nel 2025, il car sharing è diffuso in tutte le principali città italiane, non solo Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze e Napoli. Alcuni operatori offrono anche servizi in aree extraurbane o aeroportuali, facilitando gli spostamenti fuori città.
Anche a livello europeo, il numero di utenti è aumentato significativamente, raggiungendo quota 12 milioni, con previsioni che indicano un'ulteriore espansione nei prossimi anni.
Utilizzare un qualunque servizio di car sharing è piuttosto semplice e richiede di seguire una procedura standard:
si individua la compagnia;
si accede al sito internet ufficiale;
si procede alla registrazione, inserendo le informazioni richieste;
si salda l'eventuale quota iniziale con carta di credito.
A iscrizione completata, generalmente si ricevono le credenziali di accesso all'area personale della relativa applicazione mobile, da installare in pochi passi sul proprio smartphone.
L'app funziona esattamente come il telecomando dell'auto: una volta raggiunto il mezzo, basta inserire i codici o inquadrare un QR Code. L'auto si apre ed è pronta per l'impiego.
Esaurito il noleggio, normalmente esistono due alternative:
l’auto va riconsegnata in un parcheggio dedicato (station based);
l'auto può essere abbandonata ovunque (free floating o a flusso libero), purché entro il perimetro della città (e ovviamente, non in divieto di sosta).
La tariffa matura solitamente incrociando tempo di utilizzo (da pochi minuti a più giorni) e percorrenza chilometrica, oltre alle caratteristiche del modello stesso.
Tutti principi, insomma, non molto diversi da quelli che governano un servizio di noleggio a breve termine. Senza tuttavia nemmeno dover passare da un ufficio di agenzia.
Il car sharing non va confuso con altre piattaforme di mobilità come il car pooling e il ride sharing. Entrambi infatti si esprimono quando avviene la contemporanea condivisione, da parte di più persone, di un'auto messa a disposizione dal proprietario. Ma con alcune differenze.
Il car poolingè un servizio che prevede la ripartizione delle spese di viaggio tra i passeggeri. BlaBlaCar è la compagnia di maggior successo.
Il ride sharing (come quello che eroga Uber) prevede da parte del titolare della vettura anche una forma di guadagno.
In tutte e tre le circostanze, invece, da bene di consumo l'auto passa nella sfera dei servizi. Col car sharing come variante più democratica in assoluto: nessun utente è proprietario del veicolo, che è invece membro della flotta di una società terza.
Soprattutto nelle grandi città, dove i prezzi di garage e box non sono esattamente popolari, permettersi una vettura di proprietà è un privilegio che non tutti possono (o vogliono) concedersi. Ecco allora farsi largo una nuova filosofia di intendere gli spostamenti a breve raggio: rinuncio all'acquisto, mi abbono al car sharing.
Addio assicurazione, addio bollo, addio a revisione e spese carburante. E pazienza se non posso tappezzare l'auto di adesivi, o imbottirla di peluche: mi accontento di quella che capita. Il risparmio, per chi usa l'auto in modo sporadico, vale il sacrificio di qualche piccolo capriccio.
Dovendo riassumere i principali benefici del car sharing:
Risparmio economico: nessun costo di acquisto, manutenzione, bollo o assicurazione.
Sostenibilità: molti servizi offrono flotte elettriche, riducendo l'inquinamento.
Flessibilità: disponibilità h24 con prenotazione immediata tramite app.
Facilità di parcheggio: in molte città, le auto del car sharing possono sostare gratuitamente nelle strisce blu.
Col car sharing, numerosi benefit
Quando conviene e quando invece no
Il car sharing è ideale per chi usa l'auto occasionalmente, per brevi tragitti urbani o quando è difficile trovare parcheggio.
Al contrario, per chi percorre lunghi tragitti ogni giorno, il noleggio a lungo termine o l'acquisto di un'auto potrebbe essere più conveniente.
Dopo aver parlato in generale, passiamo ora in rassegna alcune tra le maggiori etichette di car sharing attive nel 2025 nei principali capoluoghi italiani, per iniziativa pubblica oppure privata. Non solo quindi a Milano e Roma, ovvero le città dove il fenomeno resta comunque più esteso.
Ecco, per ciascuna, uno specchietto con le condizioni di utilizzo e il link al sito webcorrispondente.
Enjoy
Enjoy è il servizio di car sharing di Eni, disponibile in diverse città italiane con auto compatte e pratiche.
Nato dalla fusione di Car2Go e DriveNow e dal 2022 una filiale della divisione Free2Move di Stellantis, Share Now fornisce servizi di car sharing in aree urbane di tutta Europa e precedentemente in Nord America. Offre una discreta scelta di auto, da citycar a modelli più spaziosi
E-Vai è un servizio regionale che opera principalmente in Lombardia (centri abitati e aeroporti) e offre un’alternativa ecologica con veicoli elettrici e ibridi.
E-Vai
Proprietà
FNM Group (Trenord)
Città coperte
Lombardia
Tipologia
Station-based
Modelli auto
Renault Zoe, Nissan Leaf, Toyota Yaris Cross, Toyota C-HR
Nato dall'integrazione di Zity in Mobilize Share, si tratta di un servizio 100% elettrico erogato dalla divisione Mobilize del Gruppo Renault. Le auto sono Dacia Spring, o i due quadricili Mobilize Duo e Bento.
Mobilize Share & Zity
Proprietà
Mobilize (Renault)
Città coperte
Milano (Zity), numerose città in Italia (Mobilize Share)
In definitiva, rispetto a taxi, ride sharing e mezzi pubblici, il car sharing offre una soluzione intermedia tra autonomia e convenienza.
Non è sempre la scelta più economica, ma è perfetta per chi ha bisogno di un'auto in modo saltuario senza vincoli. Se non l'hai mai usato, provalo almeno una volta.